Inflazione in aumento dello 0,4%, incremento del 3,5% del tasso di occupazione, calo dei disoccupati di poco più del 9%. Sono alcuni dei dati sull’economia genovese presentati oggi dall’assessore comunale allo Sviluppo economico e statistica Emanuele Piazza, che commenta: «La congiuntura economica genovese nel 2015 registra segnali di miglioramento. Dopo anni di grande difficoltà i dati del mercato del lavoro, del settore imprenditoriale e dei flussi turistici confermano un trend positivo contribuendo a dare maggiore certezza al quadro delle prospettive economiche. Nel complesso sono vari gli elementi di positività. In primo luogo l’incremento dell’occupazione con un +3,5%, valore superiore a quello nazionale e pari a quello del Nord Ovest, area di maggiore sviluppo del Paese». Nel corso del 2015 l’inflazione risale dopo i minimi di inizio anno e, nell’ultimo trimestre, anche il tasso tendenziale dei beni si riporta in terreno positivo ridimensionando i consistenti valori deflattivi di inizio anno.
Nel comparto del lavoro, l’Istat ha reso disponibili per la prima volta i dati occupazionali a livello cittadino con la ricostruzione della serie storica a partire dal 2004. La diffusione della stima ufficiale a livello territoriale cittadino confrontata con quella dell’anno precedente ha permesso di esaminare l’andamento della condizione lavorativa nel Comune di Genova: nel 2015 il tasso di occupazione del capoluogo ligure registra un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente, superiore a quello nazionale e pari a quello del Nord Ovest. Contemporaneamente, a fine anno, risulta in flessione anche il tasso di disoccupazione pari al 9,2%.
«I dati emersi evidenziano anche le potenziali aree di sviluppo economico della città, in particolare con riferimento al porto, all’economia del mare e al turismo. Altro aspetto positivo combinato è la diminuzione del numero di fallimenti e l’aumento di quello delle start up. È evidente che ora la città deve poter esprimere al meglio le sue potenzialità», aggiunge Piazza. I dati provenienti dal settore imprenditoriale evidenziano, nel 2015, la sostanziale stabilità del numero di imprese attive a Genova rispetto all’anno precedente. Il dato del capoluogo ligure risulta migliore dei valori registrati a livello provinciale, regionale e nazionale che sono tutti in leggera flessione. Dopo tre anni, a Genova, riprende ad aumentare l’iscrizione delle imprese e aumentano ancora le attività avviate da stranieri rispetto a fine 2014 (+5,6%), soprattutto nei settori del commercio, costruzioni, ristorazione, e manifatture. L’imprenditoria femminile diminuisce lievemente (-0,8%) ma il calo è assai più contenuto rispetto a quello registrato nel 2014. Più modesta anche la flessione delle imprese individuali gestite dai giovani (-0,5%). I fallimenti dichiarati dalle società diminuiscono in tutti i settori di attività ma soprattutto nelle costruzioni e nel commercio. Aumenta invece il numero delle startup che risultano 60 alla fine del 2015.
Positivi sono i dati relativi al traffico portuale: se rispetto al 2014 le merci imbarcate segnano un incremento del 6,2%, meno favorevole risulta invece il movimento delle merci sbarcate che registra una flessione del 5,7%. Il movimento containerizzato conferma la crescita sia per quanto riguarda lo sbarco sia l’imbarco. In costante crescita è anche il numero dei passeggeri dei traghetti e, dopo la pesante flessione del 2014, tornano lievemente ad aumentare i crocieristi.
Il turismo registra un incremento degli arrivi da attribuirsi non solo alla crescita del flusso degli stranieri ma anche all’incremento dei visitatori italiani. Fra i turisti stranieri risulta consistente il numero degli arrivi dei visitatori cinesi (+36,2% rispetto al 2014). Qualche flessione si registra per l’affluenza dei visitatori dell’acquario e dei musei cittadini.