Appello sul trasporto ferroviario da parte di Selena Candia, capogruppo di Avs in Consiglio regionale. Nell’ultima seduta dell’assemblea regionale, la consigliera di Avs ha presentato un’interrogazione sui ritardi e i disservizi sulle ferrovie liguri.
«La vita dei pendolari in Liguria è difficile, sia per chi si deve spostare all’interno della regione, sia per chi va nelle regioni vicine, sia per chi cerca di venire in Liguria per motivi di studio o lavoro. I guasti sono frequenti, come successo nelle giornate del 9 e 10 dicembre, quando il traffico ferroviario è stato completamente paralizzato. Tutti i giorni, purtroppo, ci sono ritardi. Spesso, nella tratta metropolitana di Genova, il tempo di percorrenza del treno è più corto del ritardo accumulato», afferma la capogruppo di Avs in Regione.
«A fronte di questi disagi, in Liguria la media del costo dei biglietti è del 70 per cento più alta rispetto al resto d’Italia. La prima giunta Toti ha firmato un contratto di servizio che ha previsto un aumento dei costi del cinquanta per cento dal 2017 al 2032, senza alcun incremento del servizio. Mi chiedo come sia stato possibile attivare un accordo del genere», attacca Selena Candia.
«Chiedo con forza alla nuova giunta regionale di cambiare questo contratto di servizio, perché ormai è impossibile, per le persone, muoversi col treno sul nostro territorio. Il potenziamento del trasporto pubblico deve essere una priorità, da un punto di vista ambientale e sociale, perché tante persone, ormai, non possono più permettersi l’automobile», afferma la consigliera di Avs.
E punta il dito anche contro la riduzione del personale per le riparazioni sulle linee ferroviarie: «Da giugno di quest’anno, c’è stato un blocco nelle assunzioni da parte di Trenitalia. Questo ha comportato che le squadre di soccorso sono composte da metà dei lavoratori rispetto a prima. È diventato impossibile intervenire in modo tempestivo e puntuale in caso di guasti».
La capogruppo di Avs denuncia le responsabilità delle passate amministrazioni regionali guidate dall’ex presidente Giovanni Toti. «Il nodo ferroviario di Genova e il Terzo Valico, due infrastrutture su cui il centrosinistra è totalmente d’accordo, sono in drammatico ritardo. Il nodo ferroviario di Genova doveva essere terminato nel 2017. Nei nove anni di amministrazione Toti, bisognava dare un’attenzione maggiore alle infrastrutture del trasporto pubblico, invece si è fatto ben poco e i ritardi sono enormi».
La consigliera Candia esprime il disappunto di Avs anche per le politiche del governo. «Trenitalia e Rfi non sono due aziende private. Il ministro Salvini deve smetterla di pensare solo al Ponte sullo Stretto di Messina e iniziare a occuparsi seriamente al trasporto ferroviario in tutte le regioni d’Italia», conclude.