Il Galliera è pronto al contrattacco nei confronti di Italia Nostra dopo il secondo ricorso presentato dall’associazione contro il progetto del nuovo ospedale a Genova. Lo dichiara lo stesso cda dell’ente ospedaliero in una nota in cui rinnova l’invito al dialogo con i vertici dell’associazione.
Per domani è invece previsto un incontro con la stampa durante il quale i primari e i direttori illustreranno “le motivazioni per le quali è indispensabile la costruzione del nuovo ospedale” e forniranno i numeri di produzione del Galliera (visite, ricoveri, ecc.) e quelli dell’area chirurgica.
Questo il testo del comunicato diffuso oggi.
“In data odierna il Consiglio di Amministrazione dell’E.O. Ospedali Galliera, riunito in seduta straordinaria, preso atto della completa informativa fornita dal Vertice aziendale in merito ai numerosi ricorsi e comunicati stampa proposti da Italia Nostra APS e/o dai suoi legali rappresentanti contro la realizzazione del Nuovo Ospedale Galliera, ha deliberato di attivare ogni azione necessaria a fronte di tutte le posizioni, degli atteggiamenti, delle affermazioni e delle azioni assunte reiteratamente dall’Associazione, che si ritiene possano presentare, nel loro insieme e nella specificità di ogni atto, elementi di abuso di diritto, azioni temerarie e, comunque, iniziative gravemente diffamatorie nei confronti dell’Ente e dei suoi Amministratori che perseguono unicamente gli interessi della cura e della salute della cittadinanza, in linea con i principi fondativi voluti dalla Duchessa di Galliera.
Il Presidente dell’E.O, S.E.R. Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova, prima di procedere alla formalizzazione di tutti gli atti di cui sopra, ha ritenuto opportuno rinnovare l’invito, in passato non accolto, ai Vertici di Italia Nostra APS per un incontro nel quale illustrare nuovamente i criteri e le ragioni che spingono l’Ente a realizzare il progetto.
I Consiglieri hanno condiviso la posizione espressa dal Presidente, ribadendo comunque la necessità che qualora tale invito non fosse accolto in tempi brevissimi, si debba procedere alla formalizzazione degli opportuni atti“.