I rappresentanti della Federazione dei lavoratori della scuola parteciperanno al prossimo appuntamento degli “idonei 2020” che venerdì 18 ottobre manifesteranno davanti agli uffici scolastici regionali di diverse città. Flc Cgil Genova e Liguria sostengono le iniziative spontanee di protesta per chiedere prospettive per i precari delle scuole e saranno a Genova venerdì 18 ottobre, a partire dalle ore 15.00, in presidio davanti alla Direzione scolastica regionale di via Assarotti 38.
“Da tempo Flc Cgil rivendica immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, stabilizzazione dei posti di sostegno in deroga, implementazione degli organici docenti e non docenti – si legge nella nota del sindacato -. Ad anno scolastico ormai avviato pervengono da parte di lavoratori, studenti, famiglie, diverse segnalazioni di ritardi nell’assegnazione del personale docente ed Ata: le carenze di organico impediscono il regolare svolgimento delle lezioni”.
“Queste criticità confermano la grave condizione in cui versa la scuola italiana, dove il numero del personale precario è in costante aumento e non a caso vi è stato, recentemente, il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea da parte della Commissione europea, ciò stante il perdurare della violazione della normativa sul lavoro a tempo determinato nel settore scolastico, senza aver adottato misure idonee per contrastare l’abuso dei contratti a termine. Ciò anche a seguito dell’appello rivolto alla Commissione europea da parte della Flc Cgil per la sospensione dell’emanazione di ulteriori bandi di concorso a fronte dell’alto numero di idonei di precedenti concorsi”.
“Nello specifico, la scelta del Ministero di limitare il contingente per le assunzioni a tempo indeterminato a soli 45.124 unità, rispetto ai 54.156 posti liberi e vacanti (in Liguria 1299 immissioni in ruolo su 2091 posti liberi e vacanti) ha comportato una grave penalizzazione per tanti docenti in possesso dei requisiti, come in particolare è successo agli idonei dei concorsi 2020, non immessi in ruolo”.