Questo pomeriggio l’assessore al Lavoro del Comune di Genova Mario Mascia ha ricevuto nel suo ufficio i rappresentanti di Algowatt, l’a.d. Stefano Neri e l’avvocato Marcella Ariotti, con le Rsu di Fiom e Fim e una delegazione di lavoratori.
La società di informatica e automazione è in procedura di concordato preventivo e a Genova conta 63 dipendenti su 94 in tutta Italia, oggi quasi tutti in cassa integrazione. Alla fine dell’incontro si è registrata l’apertura di parte datoriale alla richiesta dei sindacati di non corrispondere all’azienda l’indennità di mancato preavviso in caso di dimissioni.
«C’è sul tavolo una bozza di accordo che darebbe ai lavoratori una prospettiva importante – spiega l’assessore Mario Mascia – ovvero quella di poter dimettersi in qualunque momento e senza corrispondere all’azienda l’indennità di preavviso. In altre parole, i lavoratori avrebbero così la possibilità di uscire dall’azienda senza pagare penali. Credo che sia un’ottima prospettiva di accordo, che l’azienda oggi si è dichiarata disponibile a vagliare e sottoscrivere. Come Comune ci preme risolvere la crisi in modo soddisfacente per i lavoratori e le loro famiglie, che sono l’anello debole della crisi aziendale e verso i quali devono concentrarsi tutte le nostre energie».
«I lavoratori – continua l’assessore Mascia – chiedono il pagamento delle quote di copertura assicurativa per la salute anche per i mesi passati e ovviamente il pagamento degli stipendi arretrati. Al riguardo abbiamo suggerito ad Algowatt di presentare un’istanza al Tribunale, con cui chiedere l’autorizzazione a favorire il percorso di sblocco dei pagamenti che, se venisse autorizzato, darebbe una speranza a molti lavoratori».
Sul piatto della bilancia l’assessore Mascia ha messo anche la possibilità di un “eventuale assorbimento dei lavoratori di Algowatt in Terni Energia, azienda controllata al 100% da Algowatt e più sana dal punto di vista economico, per preservare le professionalità e l’occupazione”.
«Il primo passo – conclude Mascia – è chiudere la partita del mancato preavviso e delle quote di copertura assicurativa sanitaria, per poi chiedere al Tribunale di autorizzare il pagamento degli stipendi. La nostra Amministrazione in ogni caso si adopererà per favorire la ricollocazione dei lavoratori».