«Il dialogo con categorie, sindaci e associazioni è andato avanti e sono state recepite molte delle richieste avanzate, come l’aumento dei treni notturni, la riduzione delle giornate in fascia rossa, la scontistica per chi soggiorna per più giorni alle Cinque Terre. Richieste che sono state accolte perché sono state valutate ragionevoli».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine dell’incontro che si è svolto oggi con i sindaci delle Cinque Terre e i rappresentanti degli operatori economici e delle associazioni locali sulle nuove tariffe esclusivamente ‘turistiche’, non applicate ai residenti in Liguria, per i treni alle Cinque Terre, all’interno del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia.
«Il protocollo che abbiamo proposto – ha precisato Toti – serve a erogare risorse aggiuntive ai Comuni che si consorziano, in accordo con Regione Liguria, e che sono pronti quindi ad attivare politiche di contenimento dell’overtourism o di gestione dei flussi. Di certo, nessun cittadino delle Cinque Terre e nessun cittadino ligure pagherà un euro in più rispetto al 2023: al contrario, i residenti delle Cinque Terre avranno uno sconto sulle tariffe dell’80% rispetto all’anno scorso, così come i proprietari di abitazioni, anche seconde case, e i loro nuclei familiari. L’aumento di cui parliamo si riferisce quindi ai 4,5 milioni di turisti che affollano le Cinque Terre durante la primavera e l’estate, nella speranza che la segmentazione tariffaria favorisca atteggiamenti di consumo più spalmati nel tempo e più consapevoli. Vogliamo un turismo di qualità e vogliamo che il servizio su quel territorio, patrimonio Unesco unico al mondo, valga almeno come un servizio offerto a Venezia, Amalfi, Positano o più banalmente valga come un viaggio in seggiovia per raggiungere un rifugio».