Il futuro di Acciaierie d’Italia è deciso: amministrazione straordinaria. La richiesta presentata da Invitalia al Mimit è stata accolta e nei prossimi giorni verranno selezionati i commissari.
Durante la giornata di ieri a Palazzo Chigi si sono svolti due incontri per discutere il futuro dell’ex Ilva, il primo tra i rappresentanti del Governo e quelli dell’indotto e il secondo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacati.
Nel corso della prima riunione, fa sapere Palazzo Chigi attraverso una nota, il Governo ha informato le imprese dell’indotto sugli ultimi sviluppi della procedura in corso per salvaguardare la continuità produttiva dell’azienda. In particolare, l’Esecutivo ha illustrato i provvedimenti già adottati per la tutela dei lavoratori e delle aziende dell’indotto e ha annunciato l’intenzione di mettere in campo un ammortizzatore sociale unico. Il Governo ha, inoltre, ha aggiornato sull’istanza per la richiesta di amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia avanzata al Mimit da Invitalia, socio pubblico di Adi, con l’obiettivo della continuità e del rilancio produttivo degli impianti.
Il Governo ha riferito che a giorni saranno nominati i commissari straordinari, assicurando che la scelta ricadrà su figure che abbiano una professionalità e una competenza specifica nel settore siderurgico e una conoscenza diretta degli impianti.
I rappresentanti dell’indotto hanno avanzato alcune proposte con richieste di sostegno alle aziende, ricevendo dal Governo rassicurazioni che saranno sottoposte a verifica. L’Esecutivo ha, inoltre, confermato che il tavolo di confronto rimarrà attivo fino alla conclusione della vicenda dell’ex Ilva.
Nel corso del tavolo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sono stati illustrati i provvedimenti presi a tutela dei lavoratori a partire dalla cassa integrazione già garantita per tutto il 2024. E il Governo ha informato che il decreto legge “Disposizioni urgenti a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria”, in fase di conversione in Parlamento, è suscettibile di ulteriori miglioramenti per garantire la continuità produttiva e aziendale dell’ex Ilva.