Ricavi per 275 milioni di euro (+1,3% rispetto al 2023) e un avanzo di esercizio di quasi 74 milioni, con un patrimonio che supera la cifra di 1,69 miliardi di euro (+4,6%), tale da garantire 10 volte la spesa per le pensioni in essere. Sono questi i numeri principali che fotografano il bilancio preventivo per il 2024 dell’Enpacl, Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro, approvato il 30 novembre scorso dall’Assemblea dei delegati.
Enpacl conta 25.400 consulenti del lavoro iscritti ed eroga 11.600 trattamenti pensionistici: ben il 47% dei consulenti del lavoro è rappresentato da donne, a conferma di una tendenza iniziata già da anni e che vede 8 Regioni (Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria) e 45 province a maggioranza femminile.
Il fatturato iva complessivamente dichiarato dalla categoria nel 2023 (prodotto nel 2022) ha avuto un ennesimo balzo in avanti rispetto all’anno precedente e si è attestato a 2,53 miliardi di euro (+5,3%), per una media pro-capite di 105.000 euro.
L’Enpacl, inoltre, riconosce ai fini pensionistici, unico nel panorama della previdenza dei liberi professionisti, ben il 75% della contribuzione integrativa versata dagli iscritti.
«Il bilancio di previsione 2024 – afferma il presidente dell’Ente, Alessandro Visparelli – conferma la sostenibilità dei conti dell’Enpacl e il nostro impegno per garantire pensioni adeguate agli iscritti. La crescita del fatturato complessivo della categoria dimostra che la crisi pandemica è ormai alle spalle, anche grazie all’aiuto degli strumenti di welfare dell’Ente».