Durante l’attività di monitoraggio delle zanzare, effettuato da Asl 3 e Comune di Genova a cadenza quindicinale, è stata rilevata nel pool di zanzare dell’aeroporto di Genova, la sospetta presenza di Usutu virus, patogeno per gli uccelli, trasmesso potenzialmente e prevalentemente dalla zanzara comune (Culex sp. ).
«Nonostante la casistica mondiale di trasmissione agli esseri umani sia estremamente rara – dichiara l’assessore agli Animali Francesca Corso – su indicazione dell’autorità sanitaria, dopo l’eventuale conferma dall’esito del campionamento, gli esperti di Asl e Istituto zoo profilattico, in collaborazione con il Comune, svolgeranno approfonditi sopralluoghi per verificare l’esistenza di eventuali focolai larvali e attuerà interventi di rimozione degli stessi, in un raggio di 200 metri dal punto di rilevazione. Voglio rassicurare che, allo stato attuale, non ci sono criticità o pericoli né per la salute umana né per quella degli animali di affezione: come già avvenuto in passato, il Comune, attraverso l’Ufficio Animali, procederà a verifiche sul campo e a interventi di disinfestazione, qualora siano necessari per evitare il diffondersi del virus patogeno».
Nella zona interessata, si consiglia, a titolo precauzionale, di eliminare i ristagni d’acqua e di adottare misure di prevenzione individuale a protezione dalle punture delle zanzare. Per esempio: utilizzare, con moderazione, repellenti cutanei da spruzzare o spalmare sulle parti scoperte del corpo; indossare quando si è all’aperto, soprattutto al tramonto e sino all’alba, indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze); applicare e tenere attive, ove possibile, le zanzariere alle finestre e alle porte di ingresso. In caso di presenza di zanzare in ambienti interni, utilizzare i normali dispositivi anti-zanzare.
Il Comune di Genova, in collaborazione con Regione Liguria, Alisa, Asl 3 e Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, partecipa attivamente al Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (Pna), elaborato dal Ministero della Salute per monitorare la presenza di virus trasmessi da vettori artropodi, come per esempio le zanzare, da oltre 5 anni.