Dai loro uffici a Genova, in Sottoripa, di fronte all’Acquario, hanno collaborato allo sviluppo di software per la protezione civile utilizzati in tutta Italia e in diversi paesi del mondo, tra cui il Giappone colpito dallo tsunami. Sono gli ingegneri di FadeOut Software srl, che fornisce servizi di consulenza e progettazione e realizza soluzioni personalizzate nei settori dell’informatica, della telematica e della automazione industriale, adattando alla realtà italiana, fatta di piccole e medie imprese, processi di ingegneria del software studiati e messi a punto negli anni per grandi aziende, con forte capacità di investimento e alle prese con problemi di vaste dimensioni.
A guidare la società sono due dei fondatori, Paolo Campanella e Alberto Tasso. Un terzo socio aveva progetti differenti e ha preso un’altra strada. Con Tasso e Campanella lavorano due dipendenti e due collaboratori esterni.
« FadeOut Software – racconta a Liguria Business Journal Paolo Campanella – è nata nel 2002. Ma noi tre avevamo iniziato a fare qualche lavoretto qualche anno prima, ancora da studenti di ingegneria informatica. Le cose sono andate bene, abbiamo costituito l’impresa, interamente autofinanziata, che poi si è sviluppata».
All’origine della crescita di FadeOut è una collaborazione con un’azienda savonese che produce videogiochi. «Lavorando con loro abbiamo conosciuto – prosegue Campanella – delle persone che qualche anno dopo ci hanno ricontattato. Erano passate alla Acrotec srl di Savona, uno spin-off della ricerca che produce sistemi di sorveglianza meteo-idrologica e collabora con la savonese Fondazione Cima, organizzazione no-profit privata il cui scopo è l’avanzamento della scienza e dell’ingegneria in settori collegati all’ambient, con particolare rilievo sulla salute pubblica e la sicurezza, sulla protezione civile, sulla difesa degli ecosistemi terrestri e acquatici. Acrotec e Cima stavano sviluppando nuovi sistemi della “rete dei centri funzionali” della Protezione civile italiana. Noi abbiamo collaborato nell’analisi dei requisiti, cioè nell’individuazione delle esigenze dell’utilizzatore finale, abbiamo avuto un ruolo di raccordo tra ricercatori, sviluppatori e protezione civile».
Questi sistemi sviluppati con i partner savonesi negli anni scorsi sono stati esportati nell’ambito di accordi internazionali. È il caso di Dewetra, piattaforma di di protezione civile trasmessa, grazie al ministero degli Esteri, in diversi paesi, come Libano, Caraibi, Serbia, Bolivia. Dewetra è un sistema in continua evoluzione che rende fruibili in un’unica piattaforma dati raccolti da fonti diverse, immagini satellitari, rilevamenti radar, vari modelli. Questo sistema oggi è utilizzato in tutti i centri di protezione civile nazionale e regionali, e all’estero
«Da questo lavoro – precisa Campanella – sono nate altre opportunità. Sempre in collaborazione con Acrotec e Cima abbiamo sviluppato il sistema Nfs che serve a massimizzare l’utilizzo delle immagini satellitari. Nfs è figlio di un altro progetto pilota, Opera, sviluppato per l’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, che è stato utilizzato in Giappone quando questo paese ha chiesto aiuto alla comunità internazionale dopo essere stato colpito dallo tsunami. Tramite il nostro ministero degli Esteri i giapponesi hanno potuto impiegare Opera per l’utilizzazione delle immagini satellitari delle aree inondate».