Il gruppo Fincantieri ha chiuso il 2019 con un risultato netto negativo per 148 milioni (+69 milioni nel 2019). Lo rende noto un comunicato. Nello stesso anno il gruppo ha conseguito ricavi pari a 5,8 miliardi e ha raccolto ordini per 8,7 miliardi di euro. Il carico di lavoro complessivo si attesta a 33 miliardi di euro. La capogruppo Fincantieri spa ha conseguito nel 2019 ricavi per 4,3 miliardi, un ebitda pari a 489 milioni e un utile di esercizio per euro 151 milioni, al netto della svalutazione della partecipazione in Vard per euro 50 milioni e degli oneri straordinari per amianto di euro 40 milioni). L’indebitamento finanziario netto risulta essere di 736 milioni e, si legge in una nota, «riflette una struttura finanziaria coerente con la crescita dei volumi cruise ed il relativo calendario delle consegne».
A margine della riunione del cda Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ha dichiarato che «il gruppo ha confermato una visione strategica di lungo termine che va oltre la gestione aziendale e ci permette di coniugare gli interessi del gruppo e dei suoi principali stakeholder con quelli del Paese. Una prova concreta di ciò è stato il nostro ingresso nel settore delle grandi infrastrutture, nel quale un tempo l’Italia primeggiava, un patrimonio però che andava dissolvendosi».
Nella nota Fincantieri segnala che i risultati economici del gruppo «scontano le performance negative della controllata Vard. Nel corso del 2019, a valle del delisting avvenuto a dicembre 2018, è stato possibile avviare il processo di ristrutturazione e rivisitazione dell’attivita’ operativa della controllata Vard, volto ad individuare le azioni necessarie per il miglioramento dell’andamento gestionale».
Gli investimenti effettuati nel corso del 2019 sono ammontati a 279 milioni, di cui 61 milioni in attivita’ immateriali (27 milioni per progetti di sviluppo) e 218 milioni in Immobili, impianti e macchinari. Il 77% degli investimenti complessivi e’ stato effettuato dalla capogruppo.
Per quanto riguarda la situazione maturata con l’emergenza coronavirus, Fincantieri ritiene che «qualora la situazione si risolvesse in tempi ragionevoli, la struttura patrimoniale ed economica del gruppo sia in grado di fare fronte agli effetti dell’emergenza». Inoltre, in considerazione dell’incertezza relativa all’impatto dell’epidemia sul tessuto produttivo, economico e sociale del Paese, non appena gli sviluppi dell’emergenza consentiranno un’analisi piu’ chiara del possibile impatto, «la societa’ finalizzera’ il nuovo Piano industriale 2020-2024 e ne darà tempestiva comunicazione al mercato».