Il presidente del Comitato Tecnico Regionale (Ctr) Claudio Manzella, intervenuto nella IV Commissione regionale, ha dichiarato che Carmagnani è estranea all’iter amministrativo dell’operazione di spostamento a Ponte Somalia dei depositi chimici. Lo riporta il consigliere regionale di Azione Pippo Rossetti.
«Quello che chiediamo è quindi di ricevere chiarimenti sulla surroga richiesta dal sindaco Bucci per rappresentare l’azienda nel progetto di spostamento presentato dalla sola Superba − dice Rossetti − il rischio è che i signori del sì, che in realtà sogno signori della frettolosità, si trasformino nei migliori alleati dei signori del no, che i depositi non vengano spostati da Multedo e, soprattutto, che i cittadini a cui sono state fatte grandi promesse vengano presi in giro».
Secondo Rossetti «Le dichiarazioni di Carmagnani, contraria allo spostamento dei depositi chimici a Ponte Somalia, non rendono solo questa ipotesi non percorribile ma creano un problema di tipo amministrativo: la surroga è evidentemente nulla. Ora Regione, che attraverso la sua avvocatura ha avallato questa procedura, deve dirci se ritiene o meno che la surroga sia decaduta».
Rossetti martedì in consiglio regionale presenterà un’interrogazione con la quale si chiederà alla giunta di rispondere sulla validità della surroga presentata dal sindaco di Genova Marco Bucci per rappresentare Carmagnani nel progetto presentato da Superba per lo spostamento dei depositi chimici a Ponte Somalia, che ha dato il via a numerosi iter amministrativi che, dopo le dichiarazioni di Carmagnani, si sono rivelati inutili.
«Carmagnani non ha mai chiesto di portare i depositi in porto e con un artificio il sindaco ha chiesto di poter surrogare l’azienda nella richiesta delle autorizzazioni. Senza titolo, né delega. Carmagnani lo sconfessa proponendo Multedo. Dopo che il Comitato Tecnico Regionale si è inventato un parere assurdo contro la volontà di un vigile del fuoco, di Arpal e di Asl, ora si forzano le procedure dando l’autorizzazione a spostare i depositi a chi l’autorizzazione non solo non l’ha chiesta ma vuole andare altrove».