Chiusura debole per le Borse europee in attesa dei dati macro dei prossimi giorni, in particolare quelli sull’inflazione dell’Eurozona e l’inflazione Pce americana in arrivo giovedi’, mentre la presidente della Bce Christine Lagarde, nel suo intervento al Parlamento europeo, ha ribadito la linea prudente dell’istituto nel contrasto all’inflazione. Positive le utility (con il sottoindice Stoxx 600 di settore a +0,7%), telecomunicazioni (+0,25%) e media (+0,3%), negativi viaggi (-0,8%), chimica (-0,65%) e farmaceutici (-0,6%). Milano segna -0,31%, Londra -0,37%, Madrid -0,03%, Parigi -0,37%, Francoforte -0,39%. Spread Btp/Bund sui 174 punti (variazione -0,06%, rendimento Btp 10 anni +4,29%, rendimento Bund 10 anni +2,55%).
A Piazza Affari le utility sono intonate con l’andamento del settore a livello europeo, in testa al listini principale troviamo Telecom (+2,62%), in coda Leonardo (-3,51%), Prysmian (-1,9%), Interpump (-1,36%) e Unicredit (-1,29%) dopo che il Financial Stability board ha tolto l’istituto dalla lista delle banche di importanza sistemica globale.
Il cambio tra euro e dollaro si attesta a 1,0929 (1,0934 al closing di venerdì.
Cala il petrolio, mentre si guarda alla riunione OPEC+, rinviata al 30 novembre, con il Brent gennaio a 80,1 dollari al barile (-0,6%) e il Wti di pari scadenza a 75,18 dollari (-0,48%). In calo il gas naturale sulla piattaforma di Amsterdam a 43,9 euro al megawattora (-5,8%).