Cna Liguria esprime un forte apprezzamento alle modifiche al Pnrr approvate dalla cabina di regia a Palazzo Chigi, in quanto recepiscono alcune proposte presentate dalla Confederazione oltre un anno fa per accelerare la capacità di messa a terra delle risorse rispettando le scadenze del Piano.
Nello specifico si tratta del sostegno all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo sfruttando l’enorme potenziale offerto dalle piccole imprese. Oltre a velocizzare la capacità di spesa, la misura offre l’opportunità di accelerare il processo della transizione green attivando ingenti investimenti aggiuntivi da parte delle imprese private, producendo uno straordinario effetto leva a beneficio dell’intera economia. Secondo stime della Cna possono essere coinvolte circa 200 mila micro e piccole imprese a livello nazionale con una nuova potenza installata di quasi 9 Gw, senza consumare territorio.
«Nella sola Liguria oltre 10 mila imprese legate a Cna hanno necessità di energia − spiega il Presidente di Cna Liguria Massimo Giacchetta − lo sviluppo di pratiche di autoproduzione diffusa e autoconsumo collettivo è un passaggio imprescindibile per le imprese e i cittadini. La sfida della transizione energetica deve per forza coinvolgere le piccole e medie imprese che rappresentano oltre il 90% del tessuto imprenditoriale regionale. Per raggiungere questo obiettivo Cna ha realizzato il network Ricarica Liguria che mette insieme i soggetti che devono essere coinvolti in questo processo: i professionisti, le imprese e gli impiantisti a servizio di cittadini e aziende interessati al passaggio all’autoproduzione energetica. Per accompagnare le Pmi nella transizione energetica per arrivare ad essere autonome energeticamente».
Nell’ambito del progetto è stato realizzato un censimento che ha coinvolto le imprese associate alla Confederazione.
I risultati del sondaggio rilevano che il 73% delle aziende risultano interessate a impianti fotovoltaici, l’85% ha superfici disponibili e il 40% delle stesse supera i 100 metri quadrati. Ad oggi, però, il 73% delle imprese non ha un impianto. In potenziale in Liguria è presente una disponibilità di 1 milione di metri quadrati per produrre energia elettrica da rinnovabili: in totale una potenza di 150 MW – pari a quella installata nella Centrale elettrica del Porto di Genova dismessa nel 2017. «Ricarica Liguria − aggiunge Giacchetta − sostiene anche la realizzazione di Comunità Energetiche Rinnovabili e Gruppi di Autoconsumo Collettivi, processi che guardano a un futuro di condivisione d’intenti e responsabilità ambientale e sociale tra imprese e cittadini».