È iniziato la mattina di sabato e completato domenica notte scorsa il varo del secondo impalcato del Nodo di San Benigno di Genova, parte del complessivo sistema di collegamento che permetterà di connettere direttamente la sopraelevata Aldo Moro con il lungomare Canepa direzione Ponente, alleggerendo il congestionamento sull’elicoidale.
Il primo impalcato era stato posizionato domenica scorsa. Per creare meno interruzioni possibili alla viabilità di via di Francia, i due impalcati metallici, uno da 25 mt e l’altro da 30 mt circa e larghi 7,5 mt, con un peso di circa 100 tonnellate ciascuno, sono stati assemblati a terra per poi essere posizionati sulle pile precedentemente predisposte a tal fine.
Per il montaggio l’impresa Vernazza per conto di Ampliaspoa ha montato una gru cingolata Demag modello CC3800-1 con 42 metri di braccio e una portata di 200 tonnellate. Per
completare i lavori è stato necessario impiegare mediamente al giorno circa venti dipendenti tecnici del gruppo (Aspi/Amplia/Tecne) e circa sessanta maestranze tra l’impresa affidataria Amplia spa e le imprese subappaltatrici Vernazza Autugru srl (sollevamento e movimentazione), Cardinale srl (preassemblaggio impalcati metallici).
L’adeguamento del Nodo di San Benigno, nel Comune di Genova, è previsto nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia con una spesa di circa 51 milioni di euro. Si tratta di un intervento che mira a risolvere i conflitti presenti nell’area dell’elicoidale, facilitando gli spostamenti da/per il porto, da/per l’autostrada e da/per il Ponente/Levante cittadino, e per la sua complessità è stato oggetto di un lungo confronto con gli enti locali volto a migliorane ogni aspetto trasportistico e tecnico anche in funzione dello sviluppo urbanistico della città.