«Il MoVimento 5 Stelle Genova nell’esprimere con la propria assoluta contrarietà in merito alla decisione di destinare l’attuale sesto modulo del porto di Pra’ al cantiere per la fabbricazione dei cassoni destinati alla nuova diga di Genova, che comporterà nuovi riempimenti e nuove servitù, non può non evidenziare l’evidente incapacità di Bucci di ricoprire i suoi due attuali incarichi: sindaco e commissario straordinario del porto di Genova».
Così, i consiglieri municipali e comunali del M5S Genova in una nota stampa, aggiungendo: «Il suo operato, in particolare per quanto riguarda la gestione “cassoni”, evidenzia una posizione del tutto sbilanciata a favore del porto e a sfavore della città, che dovrebbe invece rappresentare e difendere. Abusando del suo ruolo il sindaco, o di commissario a seconda di come lo si valuti, ha fatto carta straccia di un accordo quasi trentennale, siglato nel 1999, che definiva, a tutela del territorio e di coloro che con il porto ci convivono, i confini del Porto di ponente: non oltre il sesto modulo a Levante e non oltre il Rio San Giuliano a Ponente. Quel documento è stato un deterrente per il territorio e uno strumento per bloccare tutte le ipotesi, in questi decenni, di ulteriore sviluppo del porto oltre quei confini».
«Il sindaco − sottolineano i rappresentanti genovesi del M5S −, nel suo ruolo di commissario straordinario, senza alcun coinvolgimento dei Municipi, ha rivendicato con forza la scelta di destinare il sesto modulo alla fabbricazione dei cassoni e lo ha fatto in barba all’accordo sopracitato, privando quindi da un lato il territorio di uno strumento ritenuto da tutti un importantissimo accordo politico e relegando dall’altro la cittadinanza a una posizione subalterna senza alcuna voce in capitolo».
«A quasi cinque anni dall’immane tragedia del ponte Morandi, nonostante si sia tornati nell’alveo dell’ordinario, il sindaco Bucci si aggrappa gelosamente all’incarico “straordinario”. Ma il quadro attuale… di “straordinario” non ha più nulla. Proprio per questi motivi, per una gestione ambigua dei due incarichi attualmente ricoperti che non riesce a ricoprire con il dovuto equilibrio, e per l’evidente incapacità di gestire la questione “cassoni” in un territorio forte di oltre 60mila abitanti del tutto inascoltati e abbandonati a sé stessi, chiediamo le dimissioni di Bucci da una delle due posizioni ricoperte», conclude la nota.