Uno studio di Confcommercio sulla demografia di impresa nelle città italiane dal 2012 mostra quanto stia cambiando il consumo diretto nel nostro Paese.
In Italia tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante mentre sono in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275). Nello stesso periodo aumenta la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).
Secondo l’analisi, regione per regione, e tutti i materiali dell’ottava edizione dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici, i quattro capoluoghi di provincia in Liguria non fanno eccezione: se a Genova nel 2012 c’erano 1.673 imprese del commercio nel centro storico e 5.173 imprese al di fuori del centro storico, nel 2022 (dato di giugno) sono diminuite a 1.386 nel centro storico (-17,1%) e a 4.102 nel resto della città (-20,7%). Una diminuzione che emerge già dal 2019, anno preso come intermedio: 1.545 nel centro storico e 4.400 non nel centro storico. Non del tutto coerente col dato nazionale la crescita di alberghi, bar e ristoranti: erano 901 nel centro storico e 1.947 altrove nel 2012, sono diventati 952 nel centro storico (+5,6%) e 1.936 altrove nel 2022 (-0,5%). Occorre rilevare, però, che nel 2019 erano di più (976 e 1.994). Il Covid probabilmente ha influito. Nella statistica, rispetto al 2012, entrano prepotentemente le cosiddette “altre forme di alloggio” che non erano conteggiate: oltre un centinaio complessivamente nel 2022.
Per quanto riguarda Imperia da 370 imprese di commercio al dettaglio nel centro storico nel 2012 si è passate a 355 nel 2019 e 343 nel 2022 (-7,2%). Quelle non nel centro storico sono passate da 156 nel 2012, a 131 nel 2019, risalite a 133 nel 2022 (-14,7%).
La categoria alberghi, bar e ristoranti vede un decremento del 6,9% nel centro storico (da 216 nel 2012 a 199 nel 2019 a 201 nel 2022), in controtendenza rispetto al dato nazionale e un aumento del 15% nel resto del territorio cittadino: da 93 nel 2012 a 104 nel 2019 a 107 nel 2022.
Alla Spezia si è passati da 579 imprese nel centro storico nel 2012 a 495 nel 2019 e a 458 nel 2022 (-20,8%). Al di fuori del centro storico il numero è passato da 722 nel 2012, a 574 nel 2019, a 543 nel 2022 (-24,7%).
Per la categoria alberghi, bar e ristoranti il numero è aumentato da 246 nel 2012 nel centro storico a 355 nel 2019 sino a 370 nel 2022 (+50,4%). Non nel centro storico invece il numero è tornato quasi a quello del 2012: 322 undici anni fa, 341 nel 2019 e 329 nel 2022 (+2.1%).
A Savona è stato soprattutto il centro storico a soffrire: da 553 imprese nel 2012 a 442 nel 2019 per scendere ancora a 389 nel 2022 (-29,6%). Fuori dal centro storico si è passati da 305 nel 2012 a 263 nel 2019 e 259 nel 2022 (-15%). La categoria alberghi, bar e ristoranti segna 291 imprese nel centro storico nel 2012, 282 nel 2019 e 255 nel 2022 (-12,3%). Fuori dal centro storico erano 145 nel 2012, 138 nel 2019 e 146 nel 2022 (+0,69%). Anche qui dati meno incoraggianti rispetto a quelli nazionali.
Per approfondire ecco tutti i dati forniti da Confcommercio: Commercio dettaglio LIGURIA_2023


























