Il Consiglio regionale ha approvato oggi il Piano triennale regionale 2023-2025 della pesca e dell’acquacoltura.
«Un passo avanti nel segno della sempre maggiore sostenibilità ambientale, perché innova gli strumenti di raccoglimento e accoglie gran parte della discussione nazionale in materia di pesca, recependone al proprio interno alcune proposte che da tempo sono state oggetto di iniziative del Gruppo Pd», commenta il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi dopo l’approvazione in aula del Piano.
«L’innovazione più importante riguarda l’acquacoltura − sottolinea Garibaldi − con la stesura di linee guida regionali e l’individuazione di aree potenzialmente dedicate, per autorizzazioni e programmazioni che devono avere un carattere regionale e non essere demandate solo ai singoli comuni».
«È positiva − dice − anche l’introduzione di zone sostenibili nel prelievo, con zone di respiro e riposo, definite nursery del mare, oggetto di una proposta di legge già nel 2016. Inoltre si comincia ad affrontare in maniera più strutturata il problema della plastica in mare, un’altra delle azioni necessarie per la sostenibilità, dando spazio anche a chi opera nel settore della pesca, e non essere penalizzato quando recupera plastiche in mare».
«Ovviamente − conclude Garibaldi − resta ancora molto da fare, sia dal punto di vista del sostegno alla competitività del settore, sia alle possibili iniziative di promozione per il valore economico e sociale dell’acquacoltura. Il piano si inserisce, finalmente, in una discussione coerente con gli obiettivi di sostenibilità richiesti a ogni livello e ora va accompagnata da una serie di investimenti che ne consentano l’applicabilità».