Le Borse europee hanno chiuso contrastate una seduta determinata dalle decisioni della Bce che ha rialzato i tassi di mezzo punto e dato il via allo scudo anti-spread. Dopo la riunione del Consiglio direttivo la Banca centrale europea ha comunicato che il tasso principale sale a 0,50%, il tasso sui depositi a zero e il tasso sui prestiti marginali a 0,75% e ha dato il via, all’unanimità, allo scudo anti-spread: lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria assicurerà che l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro ed è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi. Lo scudo avrà una determinerà gli acquisti di bond secondo la gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria e gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante. Il rialzo dei tassi da 50 punti base, più alto di quanto annunciato in precedenza, tiene conto delle nuove stime sui rischi d’inflazione ed è consentito dall’ulteriore supporto assicurato alla trasmissione della politica monetaria dal nuovo scudo anti-spread. La presidente della Bce Christine Lagard ha spiegato che l’attivazione dello scudo anti-spread a favore di un Paese si baserà su quattro criteri: il rispetto dei criteri di bilancio indicati dall’Ue, l’assenza di gravi squilibri macroeconomici, la sostenibilità del debito, l’adozione di politiche «solide e sostenibili nel rispetto degli impegni presi con il Recovery e con le raccomandazioni specifiche della Commissione europea».
Francoforte segna – 0,27%, Parigi + 0,27%, Londra +0,21%, Milano -0,71%.
Spread Btp/Bund a 229 punti (variazione +6,04%, rendimento Btp 10 anni +3,45%, rendimento Bund 10 anni+1,17%)
A Piazza Affari soffrono soprattutto Saipem (-3,92%), i titoli del settore finanziario e le società esposte sui Btp: Poste Italiane (-4,88%), Unipol (-3,65%), Banco Bpm (-4,04%), Telecom (-4,55%).
Sul valutario l’euro è 1,0196 dollari dagli 1,0207 della chiusura precedente.
In forte ribasso il prezzo del petrolio, con i timori sul futuro della domanda: -2,5% il Brent settembre a 104,19 dollari al barile, -3,3% il Wti di pari scadenza a 96,6 dollari. In calo dell’1% il prezzo del gas naturale europeo a 153,47 euro, dopo essere arrivato a perdere 5 punti.