Chiusura piatta per le borse europee che attendono il dato sull’inflazione americana di domani. Parigi segna + 0,8%, Francoforte +0,5%, Londra + 0,1%.Negative Milano (-0,38%) e Madrid (-0,6%). In ribasso anche Mosca, scesa di oltre un punto percentuale sia con l’indice Moex in rubli sia con l’Rtsi in dollari.
A Piazza Affari nuovo crollo di Saipem (-48,56%): ieri si e’ chiusa l’offerta in opzione dell’aumento di capitale con il 70% delle azioni sottoscritte (circa 1,4 miliardi), oggi e domani sono offerti in Borsa i diritti di opzione non esercitati, per un controvalore di circa 600 milioni. Giornata negativa anche per le banche (Banco Bpm -2,48%, Bper -2,46% e Unicredit -1,97%), per Amplifon (-6,99%), Diasorin (-4,52%), Telecom (-3,27%). Netto rialzo di Leonardo (+3,2%), dopo che Moody’s ha migliorato l’outlook da stabile a positivo e ha confermato il rating Ba1.
Spread Btp/Bund a 203 punti +0,57%
La cautela degli investitori ha avvantaggiato il dollaro, considerato un investimento rifugio: l’euro quota un dollaro per la prima volta da novembre 2002 (fino a un minimo di 0,999995 dollari per poi riportarsi a 1,006), mentre il dollaro/yen è a 136,58 (dopo essere salito nei giorni scorsi al massimo dal 1998).
Il timore di una recessione globale ha causato un calo del prezzo del petrolio: i contratti del Wti agosto cedono il 6,99% a 96,81 dollari al barile, quelli del Brent settembre il 6,8% a 99,72 dollari. In rialzo i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam, con i rischi legati alle forniture dalla Russia (+5% a 172,26 euro al megawattora).