Chiusura negativa per le Borse europee, in vista del vertice della Federal Reserve, che annuncerà la stretta di politica monetaria per contrastare l’inflazione più elevata da quattro decenni. Il mercato si aspetta un rialzo dei tassi di 50 punti base, per arrivare a circa 2,5% entro la fine dell’anno. Parigi segna -1,2%, Madrid -1%, Londra -0,9%, Francoforte -0,49%, Milano -1,40%. Lo spread Btp/Bund si attesta su 197 punti (+4,14%).
A Piazza Affari A2A (+2,57%) è stata spinta dal giudizio degli analisti di Citi, che la considerano in grado di beneficiare al massimo della transizione energetica. Le nuove sanzioni alla Russia proposte dalla Commissione europea, che prevedono il progressivo stop alle importazioni da Mosca hanno provocato l’ascesa del greggio: il contratto consegna luglio sul Brent sale del 3,63% a 108,78 dollari al barile e quello scadenza giugno sul Wti del 3,73% a 106,23 dollari. Questo processo ha sostenuto Saipem (+0,75%) ed Eni (+0,53%), mentre Ferrari ha perso il 5,57% nonostante l’annuncio di conti trimestrali superiori alle previsioni del mercato. Realizzi su Campari (-3,78%). In calo anche Iveco (-3,13%) e Banco Bpm (-3,74%).
Sul mercato dei cambi, l’euro vale 1,0559 dollari (da 1,0539 ieri in chiusura) e 137,24 yen (137,00), quando il dollaro passa di mano a 129,95 yen (129,97).