Sono 170 mila gli iscritti alla Cgil in Liguria. Il dato emerge dalla chiusura del tesseramento 2021 ed è riferito agli iscritti certificati, ossia quelli ai quali corrisponde un codice fiscale. La certificazione, sottolinea la Cgil, rappresenta un’azione di trasparenza e serietà per sopperire alla mancanza di una legge sulla rappresentanza più volte sollecitata e a sostegno della quale il sindacato ha raccolto oltre 3 milioni e mezzo di firme per una legge di iniziativa popolare che giace in Parlamento.
Nel 2021 la pandemia ha fatto sentire i suoi effetti sul tessuto economico e demografico della regione. Secondo le ultime stime della Banca d’Italia l’economia ligure ha registrato un recupero senza però raggiungere i livelli pre pandemia; dal punto di vista demografico la popolazione si attesta poco sopra il milione e mezzo di abitanti e registra il dato di decremento peggiore tra le regioni del nord ovest. Nonostante le condizioni di contesto e le tante vertenze aperte, la Cgil si conferma primo sindacato in Liguria. Su 170 mila iscritti le donne sono 81 mila, 20 mila gli stranieri.
Il tesseramento Cgil ricalca la composizione del tessuto economico ligure con particolare incidenza nel settore servizi e terziario, nel lavoro pubblico e nei capoluoghi di provincia dove sono maggiormente concentrati gli insediamenti produttivi e l’economia del mare, la logistica e i porti.
Insieme alla tutela collettiva, la Cgil fornisce negli oltre 50 punti di contatto distribuiti in tutta la Liguria. In particolare il Caaf Cgil, Centro di Assistenza fiscale, nel 2021 ha effettuato 180 mila pratiche; di queste le maggiori sono rappresentate dalle dichiarazioni dei redditi, dall’Imu e dall’Isee.
Il Patronato Inca nel 2021 ha effettuato complessivamente circa 87 mila pratiche. Tanti sono i liguri che hanno effettuato le pratiche per la pensione, l’indennità di accompagnamento e l’assegno sociale e tra queste si segnalano in particolare le 7 mila pratiche per l’indennità di accompagnamento, misura di sostegno al reddito per le persone non autosufficienti, in prevalenza anziani.
«Nonostante le conseguenze negative della pandemia il tesseramento tiene – commenta Fabio Marante segretario d’organizzazione Cgil Liguria – e conferma la bontà della nostra azione. Nello stesso tempo il dato ci consegna una grande responsabilità nel continuare ad essere vicini a chi lavora, a chi il lavoro lo ha perso e a chi è in pensione».