Il perdurare della guerra in Ucraina, con la prospettiva che la Fed alzi i tassi più velocemente di quanto annunciato finora, secondo l’evolversi dell’outlook dell’inflazione, ha diffuso incertezza nei mercati finanziari. Hanno chiuso in rialzo Milano (+0,30%) e Londra (+0,4%) e in ribasso Parigi (-0,5%), Francoforte (-0,5%) e Madrid (-0,2%). Poco variato lo spread Btp/Bund, a 152 punti (+0,82%).
In rialzo il greggio, con il Wti a 110 dollari (+5%), spinto anche dall’eventualità che nuove sanzioni contro la Russia possano estendersi al petrolio, mentre il gas scende a 96, in calo del 7%, ai minimi dal 25 febbraio.
A Piazza Affari hanno brillato i titoli collegati al petroli, con Tenaris (+6,09%) ed Eni (+2,88%); bene anche Cnh (+4,46%) e Leonardo (+2,88%). In coda al listino principale Diasorin (-4,23%) e Mediobanca (-2,2%) in seguito a realizzi.
Sul mercato valutario poco mosso l’euro/dollaro (a 1,1046 da 1,1060) mentre l’euro/yen chiude a 131,37; dollaro/yen a 119,16.