Chiusura in rialzo per le Borse europee, con l’inizio questo pomeriggio dei negoziati tra Russia e Ucraina. Il negoziato oggi si è è concluso con un nulla di fatto, ma i lavori riprenderanno domani, martedì 15 marzo alle 10.30, ora di Kiev, dopo una “pausa tecnica”. Lo stop è stato concordato per chiarire le singole posizioni. Francoforte segna +2,21%, Parigi +1,75%, Madrid +1,13%, Londra +0,57%, Milano +1,67%.
In moderato calo lo spread Btp/Bund, a 158 punti -1,84%.
A Piazza Affari, tra i titoli in evidenza Tim (+4,95%), dopo che ieri è stato annunciato che il cda ha dato mandato al presidente Salvatore Rossi e all’a.d. Pietro Labriola di avviare un’interlocuzione con Kkr. I realizzi hanno frenato Leonardo (-1,62%), che nella scorsa ottava ha messo a segno un balzo del 20,8% e Tenaris (-2,48%), reduce da un +11,9% nella settimana passata.
Sul mercato dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0992 dollari (1,0941 in avvio e 1,0940 venerdì in chiusura) e a 129,683 yen (128,83 e 128,12), con il cambio dollaro/yen a 117,986 (117,75 e 117,11).
In calo il prezzo del greggio: il contratto consegna maggio sul Brent del Mare del Nord scende del 6,61% a 105,22 dollari al barile e quello scadenza aprile sul Wti del 6,8% a 101,9 dollari al barile.