«Un sogno che sta diventando realtà». Così il presidente del Consiglio Mario Draghi, oggi in visita a Genova, ha parlato di come la città abbia superato la tragedia del crollo di ponte Morandi.
«Penso che la reazione di Genova alla tragedia del Morandi sia un esempio che sta diventando un modello per tutta l’Italia. La storia recente di Genova – e il coraggio dei genovesi – ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia», ha affermato nel corso dell’incontro con le istituzioni, questa mattina a palazzo San Giorgio. Tra le prossime tappe del premier a Genova c’è proprio la visita alla Radura della Memoria, sotto al nuovo ponte Genova San Giorgio.
A proposito dello sviluppo della città, Draghi ha affermato che «oggi il Pnrr ci consente di rendere il porto ancora più competitivo e questo ha una valenza nazionale: dobbiamo abbattere gli ostacoli burocratici, ampliare le infrastrutture e migliorare la connessione tra porto, reti autostradali e ferroviarie per far fronte alla concorrenza internazionale. Il Pnrr ci consente di investire in programmi a lungo termine: basti pensare ai 500 milioni investiti nella nuova diga. Gli investimenti nell’alta velocità e nel nodo ferroviario di Genova cambieranno la città».
Draghi ha ricordato come l’Expo del 1992, progettata quando sindaco era Cesare Campart, abbia determinato una svolta nella vita della città, ricollegandola direttamente con il mare e avviando lo sviluppo del settore turistico. «La stessa prospettiva di sviluppo sostenibile- ha detto – deve guidarci anche oggi. Facciamo crescere l’area portuale di Genova nel rispetto dell’ambiente per avere una città ancora più vivibile. Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinaascita che vedo a Genova possa pervadere tutto il paese».