In Liguria la quota di popolazione che risiede in abitazioni di proprietà è del 77,8%. In Italia, questa percentuale è ancora più alta, pari al 78,8%: si va dal 69,4% di Bolzano al 93,1% del Molise. Valori particolarmente alti si osservano nei centri abitati più piccoli (siamo all’85% circa per i Comuni con meno di 10 mila abitanti), ma anche nelle città più grandi le abitazioni di proprietà sono diffuse e pari a tre su quattro.
Dai dati Istat resi noti da Intesa Sanpaolo, la propensione ad acquistare una propria abitazione è alta fin dalla giovane età: le famiglie composte da giovani con età inferiore a 36 anni sono proprietarie delle abitazioni in cui risiedono nel 60,2% dei casi. Ciò significa che la decisione di acquistare la prima casa viene presa molto presto, molto probabilmente nel momento stesso in cui si decide di andare a vivere in un’abitazione diversa da quella della famiglia di origine.
È dunque alto il fabbisogno di finanziamento a medio-lungo termine dei giovani con meno di 36 anni, che molto spesso sono da poco entrati stabilmente nel mondo del lavoro e presentano redditi relativamente contenuti. Il reddito medio delle famiglie guidate da under 36 è pari a 26.758 euro, il 23% in meno rispetto alle famiglie con a capo persone tra il 45 e i 54 anni. Nel nord ovest, sempre per la fascia under 36, è pari a 29.813 euro. Nel Mezzogiorno ci si colloca addirittura poco sopra i 20 mila euro.
Per questo Intesa Sanpaolo incoraggia i giovani nell’acquisto della prima casa con due proposte di mutui che sfruttano le opportunità offerte dal decreto Sostegni bis: «L’attenzione alle giovani generazioni e l’inclusione finanziaria sono da sempre al centro dell’impegno di Intesa Sanpaolo − commenta Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo − per noi, investire sui giovani vuol dire investire sul nostro futuro».



























