Terza chiusura positiva di fila per le principali Borse europee, tranne che per Londra (-0,43%), rassicurate dalle dichiarazioni rilasciate dalla presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del board, che ha lasciato invariati i tassi e confermato la dotazione Pepp (Pandemic Emergency Purchase Programme), che durera’ almeno fino al marzo 2022. Lagarde ha dichiarato che Bce sarà paziente: «nessuno di noi vuole una prematura stretta» della politica monetaria, e l’inflazione si prevede che «aumenterà ancora per poi diminuire nel 2022». La numero 1 della Bce ha spiegato che la ripresa dell’economia dell’eurozona è in marcia anche se la pandemia continua a rappresentare un’ombra. I rischi sulle prospettive dell’Eurozona «sono ampiamente bilanciati» e l’outlook dipende dall’andamento della pandemia e delle vaccinazioni. Per la ripresa c’è ancora molta strada da fare, ma il piano Next Generation riveste «un ruolo chiave». A rallentare i listini del Vecchio Continente è stata Wall Street, dopo il dato deludente sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
A fine giornata l’Ibex 35 di Madrid segna +0,64%, il Dax 30 di Francoforte +0,60%, il Cac 40 di Parigi +0,26%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Mib +0,53% (Ftse Italia Star +1,21%, Ftse Italia All Share +0,61%, Ftse Aim Italia +1,05%). Anche oggi in moderata contrazione lo spread Btp/Bund, attestato su 111 punti (variazione -1,58%, rendimento Btp 10 anni +0,65%, rendimento Bund 10 anni-0,46%)
A Piazza Affari bene in generale le banche e le utility, in testa sul Mib Atlantia (+2,3%), in consguenza del dato sul traffico autostradale, ormai in Italia quasi ai livelli pre-Covid, seguida da Italgas (+2,18%), Enel 8+1,88%), Hera (+1,78%). In calo Tenaris (-1,12%), con le oscillazioni del greggio (+0,88% il Wti settembre a 70,9 dollari al barile, +0,83% il Brent di pari scadenza a 72,84 dollari), e Leonardo (-1,31%).
Sul valutario, l’euro resta sotto quota 1,18 dollari e passa di mano a 1,177 dollari (1,1797 in avvio e 1,179 ieri a fine seduta). L’euro vale anche 129,622 yen (129,98 in apertura e 130,09 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen è a 110,132.