Hanno chiuso in rialzo le borse europee, spinte dal rincaro del petrolio causato dal blocco di Suez, dalla collaborazione Usa-Ue sui vaccini, dall’aumento della fiducia delle imprese tedesche a marzo, dall’accelerazione della campagna vaccinale da parte dell’amministrazione Biden e dall’intenzione della Federal Reserve di permettere alle banche dividendi e buyback dalla seconda parte dell’anno.
Madrid segna +1,05%, Londra +0,99%, Francoforte +0,87%, Parigi +0,61%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,70%, Ftse Mib +0,72%, Ftse Aim Italia + 0,13. Lo spread Btp/Bund si è attestato su 96 punti (variazione -0,80%, rendimento Btp 10 anni +0,61%, rendimento Bund 10 anni-0,35%).
Il petrolio è a 64,2 dollari al barile nella consegna maggio del Brent e a 60,8 dollari al barile nella medesima scadenza del Wti.
A Piazza Affari in evidenza i petroliferi (+3,64% Tenaris).
Sul mercato valutario si rafforzano il dollaro e la sterlina britannica. Il cambio euro/dollaro è ai minimi dallo scorso autunno e resta sotto quota 1,18 trattando a 1,1794 alla chiusura dei mercati continentali (1,178 ieri), mentre il rapporto tra dollaro e yen giapponese sale a 109,59, massimi da giugno (da 109,33). La sterlina sale scambiando a 1,3790 dollari e a 0,8553 pound per un euro. Euro/yen a 129,27 (da 128,86).