Hanno chiuso deboli e in ordine sparso le borse europee, frenate dagli effetti delle misure restrittive messe in atto in Francia e in Germania, dalle incertezze sulle campagne di vaccinazione e dal conseguente calo del prezzo del greggio.
I comparti più penalizzati sono auto e petrolifero, in rialzo quelli considerati più difensivi, come utility e tlc.
Parigi segna -0,39%, Francoforte +0,03%, Londra -0,40%, Madrid +0,56%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share -0,54%, Ftse Mib -0,61%, Ftse Aim Italia +0,56%.
In contrazione lo spread Btp/Bund, attestato su 94 punti (variazione -2,19%, rendimento Btp 10 anni +0,60%, rendimento Bund 10 anni -0,34%).
A Piazza Affari Amplifon (+5,04%) ha chiuso in testa al Ftse Mib dopo la notizia sui deludenti risultati della sperimentazione di un farmaco contro la sordità, allo studio da parte della società Usa Frequency Therapeutics. In fondo alla classifica Stellantis (-3,34%), in sintonia con tutto il comparto auto europeo, colpito da forti vendite.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,1865 dollari (1,189 in avvio e 1,1935 alla vigilia) e a 128,945 yen (129,4 e 129,64), e il dollaro vale 108,672 yen (108,76 e 108,85).
Le incertezze sulla ripresa economica hanno indebolito il petrolio: il contratto consegna maggio sul Wti è in calo del 4,29% a 58,92 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Brent del Mare del Nord perde il 3,95% a 62,07 dollari al barile.