La digitalizzazione non aspetta, l’Unione Europea sta investendo energie e risorse importanti nel Piano Digital Europe e ha evidenziato la digitalizzazione di imprese e infrastrutture tra gli assi principali di spesa per avere accesso ai fondi del Next Generation Eu. Tra le priorità per la crescita nel nostro Paese, c’è senza dubbio la digitalizzazione del sistema portuale italiano e maggiori investimenti in quella che viene chiamata la Blue Economy, il business intorno al mare che tocca traffici portuali, logistica, infrastrutture, commercio, industria e diverse attività; un variegato mondo che necessita indubbiamente di ottimizzare le infrastrutture portuali e di rete intermodale ad esse connesse. L’utilizzo estensivo di nuove tecnologie intelligenti, in ottica 4.0, può avere un ruolo significativo nell’ottenimento di questi obiettivi. L’automazione dei processi, l’intelligenza artificiale, la ricerca di un minore impatto ambientale e di una maggiore sicurezza sono i principali driver del cambiamento che sta interessando il settore. Ma è necessario fare di più per far crescere la Blue Economy.
Da questo punto di vista sono importanti i momenti di confronto tra differenti punti di vista ed esperienze tematiche. Il mondo scientifico, l’industria e i “policy makers”, devono definire prospettive concrete in termini tecnologici, sociali ed economici. Tra questi momenti mi preme sottolineare Shipping 4.0, come iniziativa capace di promuovere soluzioni innovative nel trattamento e nella gestione del settore navale per far fronte a rilevanti sfide.
Shipping 4.0 si terrà l’11-12 febbraio 2021 a Genova presso Palazzo San Giorgio, per valorizzare anche la lunga e consolidata tradizione marittima della città.
Start 4.0 partecipa all’evento come membro della giuria della Call 4 Shipping 4.0 in cui ha lanciato la call per la progettazione di un sistema di pesatura dinamico per veicoli, con lettura dati da remoto, che consente di conoscere con precisione l’effettivo peso dei carichi destinati all’imbarco su nave e di conseguenza fornire all’addetto un’informazione utile per ottimizzare il bilanciamento del carico a bordo nave. Il sistema è in grado di raccogliere ed associare al veicolo ulteriori dati, quali il riconoscimento automatico delle targhe, e prevede alcuni allarmi, ad esempio un allarme di sovraccarico. Durante l’evento inoltre, ci sarà l’occasione anche di parlare di un tema che mi sta molto a cuore e sul quale Start 4.0 ha risposto molte aspettative: la progettazione dei Digital Twin dei porti liguri.
Il progetto Port 4.0 Laboratory consiste in una demo room dedicata alla simulazione dei processi complessi relativi alle aree portuali, come quelli legati alla movimentazione delle merci, alla loro tracciabilità, alla sicurezza dei lavoratori (tematica drammaticamente attuale nel nostro Paese), alla predizione e mitigazione dei rischi connessi alla movimentazione, alla gestione di eventi imprevisti, al controllo dei processi logistici e del complesso rapporto porto-città. La realizzazione del Port 4.0 Laboratory, valorizzata dalla presenza nel partenariato dell’Autorità Portuale di Sistema Portuale Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) e dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Orientale (La Spezia), sarà attuata grazie alla realizzazione della tecnologia digital twin inizialmente proprio del Porto di La Spezia. In questo senso non da meno è l’importanza del 5G, come dimostrano virtuosi esempi di sperimentazione come quello del Porto di Barcellona in collaborazione con Vodafone, che ha permesso un miglioramento dei processi di controllo e sicurezza portuale.
I principali porti europei quindi corrono, spinti anche dalla consolidata automazione di molti terminal e il nostro Paese non può e non deve rimanere indietro. Il rapporto pubblico/privato e il rafforzamento di una logica di sistema delle competenze e delle professionalità, sono sicuro possa essere anche in questo campo il volano giusto per la ripartenza e la crescita di sistema.
(Paola Girdinio, presidente di Start 4.0)