Chiusura debole per le Borse europee, nonostante l’andamento positivo di Wall Street e l’annuncio di Donald Trump di aiuti all’economia e di una legge che garantisca un assegno da 1.200 dollari alle famiglie. Il Ftse 100 di Londra segna -0,06%, il Cac 40 di Parigi -0,34%, il Dax 30 di Francoforte +0,02%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,07%, Ftse Mib + 0,03%, Ftse Aim Italia + 0,04%. Moderata contrazione dello spread Btp/Bund, a 127 punti (variazione -0,84%, rendimento Btp 10 anni +0,78%, rendimento Bund 10 anni -0,49%).
A Piazza Affari exploit di Enel (+3,15%), grazie ai buy di Société Générale e Mediobanca, enetto rialzo per Ferrari (+2,85%) e Buzzi (+1,38%). Giù Nexi (-5,67%), dopo il collocamento da parte dei fondi Mercury di una parte della loro quota a 15,50 euro, un prezzo a sconto dell’8% rispetto alla chiusura di ieri. Deboli anche i petroliferi (Eni -2,72%, Saipem -1,88%) con il nuovo ribasso del petrolio, dopo l’aumento superiore alle stime delle scorte americane (il Wti scadenza novembre cala del 2,58% a 39,65 dollari al barile, mentre il Brent dicembre scende del 2,18% a 41,72 dollari al barile).
Sul valutario l’euro scambia a 1,1763 dollari (1,175 in avvio e 1,179 ieri). Vale inoltre 124,692 yen (124,16 in avvio e 124,5 ieri), mentre il dollaro si attesta a 106,002 yen.