Hanno chiuso raggiungendo a stento la parità – tranne Londra che ha perso lo 0,42% – le principali borse europee, solo grazie al prezzo del petrolio, che verso fine seduta si è impennato a causa dell’arrivo dell’uragano Sally sulla costa del Golfo del Messico. Gli investitori sono stati resi cauti dalla bocciatura del Wto sull’inserimento delle tariffe statunitensi verso le merci cinesi, dalle nuove difficoltà sull’accordo per la Brexit e dal diffondersi della pandemia nel mondo.
Parigi segna +0,13%, Francoforte +0,29%. Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share +0,01% e Ftse Mib +0,04%. Poco mosso lo spread Btp/Bund, a 140 punti-1,62%.
A Piazza Affari il rincaro del greggio ha spinto i titoli del comparto, a partire da Saipem (+4,3%) e Tenaris (+4,2%). Bene anche il lusso con Moncler (+3,2%) e, fuori dal listino principale, Salvatore Ferragamo (+8%), in conseguenza dei rialzi delle vendite in Asia e soprattutto in Cina. In rialzo anche DiaSorin (+2,5%) dopo che l’azienda ha ricevuto il bollino CE ai suoi test rapidi sul Covid condotti sulla saliva. Deboli i bancari.
Sul fronte dei cambi, l’euro è stabile sui valori di ieri e vale 1,1844 dollari (contro 1,1846 dollari alla vigilia) e 124,197 yen (124,99)
Per quanto riguarda il petrolio, il Wti, contratto con consegna a ottobre, passa di mano a 39,7 dollari, in progresso del 3,9% mentre il Brent di novembre sale a 41,8 dollari al barile (+3,2 per cento).