“Una Liguria diversa: ora!” Questo il titolo del programma della coalizione che sostiene Ferruccio Sansa nella sua candidatura a presidente della Regione Liguria.
Dieci punti, il primo dedicato a “un nuovo modello di sanità e welfare“, in cui si sposa il rilancio della medicina territoriale e dei servizi sociali anche alla luce degli effetti dell’emergenza Covid-19. Viene ribadito lo stop alla privatizzazione degli ospedali, con un allegato a parte dedicato alla questione del nuovo Galliera, si ipotizza il superamento di Alisa e investimenti per “ospedali di comunità” e servizi domiciliari. I punti sono numerosi: dal contrasto al gioco d’azzardo patologico, alla valorizzazione degli operatori sanitari. Punti elencati senza esplicitare i modi in cui verranno realizzati.
Segue il punto “Lavoro impresa conoscenza: un nuovo modello di sviluppo“,con un riferimento alla sostenibilità come fattore per essere competitivi e creare valore. Attraverso un patto per il lavoro e lo sviluppo, la coalizione intende creare un modello che salvaguardi e rilanci le realtà industriali che fanno innovazione e creano indotto e filiere. Tra i punti anche la mappatura delle forme di lavoro nuove a partire dalle partite iva. Una particolare attenzione è specificata per i comparti del commercio e dell’artigianato, con progetti dedicati. Prevista anche una revisione delle politiche del lavoro e dei centri per l’impiego con l’istituzione di un unico assessorato al Lavoro, sviluppo economico e formazione.
Annunciata anche una legge regionale sulla semplificazione nei primi 100 giorni di governo e una cabina di regia per l’utilizzo dei fondi europei anche a supporto die piccoli Comuni.
Nel punto “Sostenibilità ambientale trama della Liguria“, si usa la frase inglese green new deal: non solo per tutelare l’ambiente, ma per costruire un nuovo paradigma di sviluppo. Un piano straordinario di contrasto al dissesto idrogeologico e tutela delle coste, l’edilizia a consumo di suolo zero e incentivi alla ristrutturazione, agevolando anche il recupero edilizio con materiali tradizionali ed energia da fonti rinnovabili, agevolare la delocalizzazione degli insediamenti a rischio elevato e ricollocare i depositi di Multedo attraverso una valutazione che parta da un nuovo piano regolatore portuale.
In tema rifiuti viene annunciato l’inserimento di un piano regionale degli impianti all’interno di quello dei rifiuti.
Un capitolo è dedicato all'”Entroterra: il valore della varietà“, specificando che esistono diversi entroterra ed è quindi necessario, secondo la coalizione, differenziare attenzioni e soluzioni in base alla propensione turistica, agricola, residenziale e produttiva delle zone.
Viene messa a programma la defiscalizzazione delle attività nelle aree interne (Irap).
“Una nuova rete infrastrutturale e logistica” è il capitolo sulla mobilità, che prende un po’ il leit motiv del sindaco Bucci: Liguria al centro del Mediterraneo e dell’Europa. Tra i punti evidenziati c’è l’estensione della strada Guido Rossa sino a Multedo (era una delle proposte dei 5 Stelle). Esplicito il riferimento alla Gronda, che viene definita “cantierabile”, ma con un progetto esecutivo che deve tenere conto “dei diversi fatti intervenuti, anche in termini di nuove infrastrutture realizzate, in via di realizzazione o approvate, dalla conclusione dell’iter autorizzativo, che hanno mutato sia il contesto logistico-trasportistico-urbanistico del nodo di Genova, sia i rapporti tra Stato e attuale concessionario”. Viene chiesta l’adozione di una normativa comunitaria in termini di progettazione e procedure di semplificazione, con la possibilità di realizzare il progetto per lotti funzionali.
Per quanto riguarda il punto “Mobilità: i passeggeri al centro“, viene specificata la necessità della massima trasparenza del contratto di servizio fra Regione e Trenitalia riguardanti gli aspetti economico-finanziari, oggi segrete e la revisione in ogni caso dell’attuale contratto per renderlo adeguato alla domanda, anche turistica.
Per quanto riguarda i servizi di trasporto pubblico locale, la scelta dell’in house viene comunque agganciata alla definizione di costi e prestazioni/servizi standard. Si parla di realizzare e applicare un piano tariffiario regionale e l’integrazione ferro-gomma in tutta la Città Metropolitana di Genova.
Non manca il riferimento a “Un nuovo modello di formazione, università e ricerca” con un piano contro la dispersione e l’abbandono scolastico, il rinnovamento dell’edilizia scolastica, la scuola considerata come fulcro anche di prevenzione e assistenza dei ragazzi più fragili, la creazione di poli di eccellenza, il sostegno agli insegnanti per evitare chiusure nell’entroterra, aumento della quota di bilancio dedicata al diritto allo studio.
La coalizione sostiene anche il progetto di Fabrizio Barca “eredità per l’autonomia dei giovani”, ossia una dotazione monetaria progressiva attribuita ai neo maggiorenni.
Nello stesso capitolo viene esplicitato il programma dedicato a cultura, spettacolo e sport (vedi documento integrale in fondo all’articolo).
L’ottavo punto è quello del “Turismo: estensione sostenibile della ricettività e dell’accoglienza“, con la dichiarazione di voler valorizzare le principali realtà culturali anche in chiave turistica, ma anche la rete escursionistica, i borghi e l’ospitalità diffusa attraverso il coinvolgimento di consorzi, associazioni e cooperative locali.
Il nono punto si intitola “Tutti i diritti, per tutt* – Un nuovo modello di società aperta“. Sono quattro i cardini legati a questo capitolo: applicazione della legge regionale contro le discriminazioni, diffusione della cultura dei diritti civili, sostegno a ogni forma di famiglia, contrasto a ogni forma di omofobia, cyberbullismo e revenge porn.
L’ultimo punto è dedicato a “Trasparenza, partecipazione, legalità e sicurezza“. Queste le enunciazioni: massima trasparenza per il cittadino su atti, procedimenti e bilancio regionale, riduzione dei costi della politica, miglioramento della qualità normativa della Regione, aumento degli strumenti partecipativi come il referendum propositivo e approvativo e il dibattito pubblico.
Il programma: Programma coalizione Sansa