Chiusura contrastata per le Borse europee, frenate dai timori di escalation bellica tra Usa e Iran. I listini nel pomeriggio hanno recuperato dai minimi di seduta, spinti dai titoli dei petroliferi. Francoforte segna -1,24%, penalizzato anche dal fatto che le richieste di disoccupazione tedesche sono aumentate piu’ del previsto a dicembre, Parigi +0,04%, Londra +0,24%. Negativa Milano, con Ftse Italia All Share 25.813,04 (-0,64%) e Ftse Mib 23.702,35 (-0,56%).
Fermo sui 162 punti base lo spread Btp/Bund (162,67 pb la chiusura precedente).
A Piazza Affari sono saliti petroliferi come negli altri listini europei, con Tenaris (+1,34%) in testa al Mib anche grazie all’acquisizione del gruppo americano dei tubi in acciaio Ipsco Tubulars da Pao Tmk, Saipem (+0,87%) ed Eni (+0,70%). In evidenza anche Leonardo (+1%) e Recordati (+1%). In ribasso i finanziari, con Ubi Banca (-2,89%), Unipol (-2,84%) e Fineco (-2,68%) in fondo al listino.
Schizzano in alto i prezzi del petrolio. In chiusura dei mercati europei il contratto sul Wti consegna febbraio sale del 2,48% a 62,7 dollari al barile e il contratto sul Brent del Mare del Nord consegna marzo guadagna il 2,81% a 68,11 dollari al barile. In progresso anche i beni rifugio come l’oro, salito ai massimi dall’inizio di settembre, e altri metalli preziosi.
Sul Forex l’euro passa di mano a 1,1175 dollari (1,1153 in avvio e 1,1193 ieri in chiusura) e 120,644 yen (120,419 e 120,75). Il dollaro vale 107,946 yen (107,948 questa mattina).