Forte contrazione dello spread Btp Italia/Bund a dieci anni, assestato in chiusura a 231 punti base da 242 pb di venerdì sera e borse europee positive in questo inizio di settimana. Il rendimento del Btp decennale benchmark al termine degli scambi si ferma ben sotto la soglia del 2% chiudendo all’1,96% (ai minimi da maggio 2018), dal 2,09% del closing della vigilia. Determinante è stata la sensazione degli operatori che Bruxelles e Roma arrivino a un accordo evitando una procedura d’infrazione a carico dell’Italia.
La tregua commerciale Usa-Cina, sancita nel week end a Osaka durante l’incontro tra Donald Trump e il suo omologo cinese Xi ha spinto i listini Usa ed europei. Francoforte segna +0,99%, Londra +0,97%, Parigi +0,52%.
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All Share a 23.189,55 punti (+0,13%) e Ftse Mib a 21.254,04 (+0,09%).
A Piazza Affari segnano i principali rialzi del Mib i titoli più legati all’export, come Stm (+4,2%) e Pirelli (+2,08%) e i petroliferi dopo l’annuncio di un accordo al vertice Opec di Vienna tra Russia e Arabia Saudita per limitare la produzione di petrolio: Tenaris +2,52%, Saipem +2,38%. Giù Atlantia (-3,23%), in scia alle ripetute dichiarazioni di esponenti di M5s sulla revoca delle concessioni autostradali.
In netto rialzo il greggio (Wti +2% a 59,64 dollari al barile).
Sul mercato valutario, dollaro in rialzo: l’euro/dollaro si attesta a 1,131 (da 1,1369 di venerdì sera), dollaro/yen a 108,3 da 107,79; euro/yen stabile a 122,55.