Era una sala gremita soprattutto di bambini quella allestita a Villa Ronco (Sampierdarena) domenica scorsa, in occasione della premiazione dei 25 alunni delle cinque scuole finaliste del concorso letterario “I Beig dei bambini”, organizzato da Cordero Editore. Un concorso letterario in cui gli alunni delle dodici scuole liguri partecipanti si sono misurati con il mondo dei Beig, i personaggi di fantasia nati dalla penna dello scrittore Dario Franchello (ex docente e co- fondatore del Parco del Beigua). I ragazzi erano stati chiamati a inventare e trascrivere nuove storie e nuove avventure con protagonisti proprio i Beig, un popolo misterioso che vive sul monte Beigua, e si trova sempre alle prese con i maligni piani di Bobolco, il cattivo di turno.
Gli elaborati realizzati dalle alunne e dagli alunni sono stati valutati da una giuria composta da: Maddalena Carlini (dirigente scolastico), Andrea Carlo Cappi (scrittore), Santo Grammatico (pres. Legambiente Liguria), Marco Benvenuto (giornalista), Paola Mengotti (docente) e Dario Franchello (ex presidente Parco Beigua e papà dei Beig). A condurre la giornata di premiazione la scrittrice Federica Amadori, che ha da poco presentato il suo libro d’esordio, Amari spicchi d’arancia, al Salone del libro di Torino.
Un risultato importante che ha lasciato soddisfatto lo stesso autore dei Beig, Dario Franchello: «sono molto contento di come i bambini delle scuole hanno lavorato alla stesura dei loro racconti, innanzitutto perché sono stati capaci di cogliere i messaggi che caratterizzano i racconti dei Beig, tutte storie che fanno leva sul sentimento dell’amicizia, sul coraggio, sulla lealtà e soprattutto sul rispetto dell’ambiente e della natura. Poi è stato bello misurarsi con la loro fantasia, che è riuscita ad inserire nuovi elementi in un percorso narrativo già consolidato come per esempio il fratello di Verde Bruno (il protagonista delle storie dei Beig n.d.r), ma forse la cosa che mi ha colpito di più è stato vedere come i bambini sono riusciti a intuire, attraverso il personaggio negativo di Bobolco, come il male possa rigenerarsi quando si manifesta l’incapacità di farvi fronte».
Andrea Carlo Cappi, scrittore professionista della letteratura noir e avventurosa italiana, nonché autore di quattro romanzi che hanno come protagonista il mitico Diabolik di Angela e Luciana Giussani, ha salutato con entusiasmo l’iniziativa: «partecipare a questo concorso mi ha fatto tornare bambino, perché quando avevo la loro età sapevo già che da grande avrei voluto fare lo scrittore e mi ha fatto piacere vedere che alcuni di loro hanno lo stesso desiderio. Quindi rivedere in loro l’impulso alla scrittura è stato entusiasmante».
Dopo la premiazione, Cappi rivolge un caloroso consiglio ai piccoli scrittori: «continuate a fare quello che avete fatto con le storie dei Beig, leggete cose belle, divertenti, e che al contempo possano farvi riflettere su quello che vi circonda, perché è attraverso l’acquisizione di competenze che si possono realizzare i sogni e soprattutto respingere ed evitare personaggi negativi come Bobolco, che nella vita non tardano mai a manifestarsi».
Oltre a stimolare la creatività e la fantasia dei giovani alunni delle scuole partecipanti, il concorso organizzato dalla Cordero Editore ha voluto proporre una scuola diversa più incentrata sullo scambio di idee e sul confronto tra insegnanti e studenti, come ha sottolineato durante la manifestazione la dirigente scolastica Maddalena Carlini: «questo concorso è stata una bellissima avventura capace di testimoniare quanto la scuola sia cambiata, abbandonando gradualmente il concetto di lezione frontale in favore di un metodo di insegnamento che tende a valorizzazione e a trasmettere delle competenze per rendere gli stessi ragazzi protagonisti del processo di apprendimento. Uno dei rischi maggiori che corre la scuola è quello di perdere il suo significato, di scivolare nel banale ma – ha concluso la dirigente scolastica – grazie a iniziative come questa la scuola può rigenerarsi ritrovando il suo ruolo educativo».