Il bilancio consuntivo del Comune di Cogorno, approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale e votato all’unanimità dalla maggioranza, si chiude a quasi otto milioni di euro.
L’avanzo di amministrazione ammonta a 775 mila euro, di cui 260 mila svincolati a utilizzo libero e la restante parte a copertura di eventuali rischi futuri per garantire la piena tranquillità operativa per chi dovrà gestire il prossimo ciclo amministrativo. Il fondo cassa a inizio anno ammontava a un milione e 170 mila euro circa e a fine esercizio un milione e 740 mila con un incremento di 600 mila euro.
«Abbiamo continuato il percorso di risanamento del bilancio già raggiunto al termine del passato ciclo amministrativo – spiega l’assessore Sergio Segalerba – agendo soprattutto sulla riduzione dell’indebitamento. Prova ne è che dal 2014 al 2018, a rendiconto approvato con il parere positivo del Revisore dei Conti, l’indebitamento è stato ulteriormente ridotto del 30%. Un indebitamento del 2,37%, ben al di sotto del 10% del limite consentito dalla Legge rispetto alle entrate correnti. Ciò dimostra che il Bilancio è in ordine e sano. Consegniamo un consuntivo che permetterà alla futura amministrazione di poter continuare a programmare e di non dover lavorare in emergenza».
Il rendiconto chiude con spese per investimenti pari a 2 milioni e 800 mila euro che riguardano finanziamenti per interventi di messa in sicurezza del territorio, opere per infrastrutture e viabilità, completamento di interventi antisismici nelle scuole: alcuni di questi cantieri sono stati conclusi, altri sono in corso di svolgimento ma già totalmente finanziati con questo Bilancio. Per ricordane solo qualcuno: il progetto per risolvere le problematiche idrauliche del canale di via Coduri, i lavori al rio Remigiano, il completamento del nuovo tratto di strada di via al Castello che permetterà il collegamento con la strada provinciale 34 nell’area di Belvedere a Cogorno alto.
«Si sono potute finanziare queste opere perché l’amministrazione ha saputo cogliere tutte le opportunità – dice Segalerba – In particolare, abbiamo sfruttato al massimo lo sblocco del Patto di Stabilità che ci ha permesso di poter utilizzare 300 mila euro di avanzo di amministrazione in investimenti sul territorio e 320 mila euro per spese correnti. Inoltre abbiamo sfruttato gli spazi finanziari, che ci ha concesso la recente normativa regionale, potendo così disporre di risorse del nostro Bilancio che altrimenti dovevano rimanere accantonate e inutilizzate».
Per le spese correnti, ovvero quelle per garantire il funzionamento di tutti i servizi che il comune fornisce ai cittadini, si sono spesi 3 milioni e 800 mila euro. Tra questi si ricorda il centro di socializzazione per anziani, il centro Fiordaliso per persone affette da Alzheimer, il servizio di educatrici domiciliari 0-3 anni (ex asilo nido), il servizio di assistenza domiciliare, il sostegno alla genitorialità e i pasti a domicilio.
«Tutti questi risultati sono stati ottenuti nonostante i continui tagli dei trasferimenti correnti da parte dello Stato centrale − ricorda Segalerba − e il vincolo del fondo crediti di dubbia esigibilità che impone accantonamenti di somme sempre maggiori che non possono più essere utilizzate liberamente».