Andrea Carlo Cappi: difficile etichettare un autore così poliedrico. Oltre cinquanta titoli all’attivo, sceneggiatore, traduttore e curatore di antologie e collane editoriali senza farsi mancare la fiction radiofonica.
Non male per uno come lui che dice di avere ancora tanta voglia di scrivere e, spesso, di non trovare il tempo per poterlo fare.
A volergli fare un torto gli si potrebbe rivolgere la domanda su quale sia il suo genere letterario. Avventura, fantasy, fantascienza, horror, narrativa erotica sono i suoi più frequentati terreni di pascolo, senza sfuggire alle contaminazioni di genere.
Lettore precocissimo, Cappi si è sempre detto folgorato sulla strada della scrittura dalla visione dei film di 007. Siamo nel 1970 e sapere che dietro a James Bond, c’era uno scrittore come Ian Fleming ha in seguito oreintato la sua vita futura. In un’intervista si è però lasciato andare rivelando che ancora non sapeva che «Ian Fleming era ricco di famiglia e che certi editori sono peggio della Spectre».
Quindi tanti fumetti, come Diabolik o Tex per non dire del cinema di Hitchcock senza disdegnare gli spaghetti western. Ma anche Raymond Chandler, Agatha Christie, Isac Asimov, Dashiell Hammet e Giorgio Scerbanenco come se piovesse.
Per Cappi si parla ormai di una produzione trentennale. Quello che maggiormente colpisce è la differenziazione dei generi messi su carta anche se, spesso, balzano agli occhi del lettore gli intrecci stilistici.
Legato in modo viscerale a tutta la sua produzione , sollecitato in passato, Cappi ha però ammmesso di essere molto affezionato a “Ladykill – Morte accidentale di una lady”. «Il primo romanzo lungo con Medina, e anche quello più venduto», ha sottolineato l’autore in più di una circostanza sollecitato al proposito. Ma Cappi non ha mai nascosto di essere molto attaccato a tutta la sua produzione anche perchè, ha avuto modo di dichiarare: «Se non fosse così, non l’avrei mai scritto».
Martyn Mistere, Diabolik e tanti altri e poi i personaggi ricorrenti come Black (Black Zero, Black to Black e Black and Blue i libri citati nella videointervista), Nightshadee Carlo Medina che vivono in perfetta simbiosi con Cappi autore. Invecchiano, non sono mai statici come altri personaggi che vivono stagioni ricorrenti. E il bello è che, come ha detto il loro autore «vengono a chiedere che io scriva di loro».
Marco Benvenuto