Un incontro a Genova o a Milano in ottobre per chiamare a raccolta e riorganizzare a livello nazionale i moderati “di buon senso” e liberali di Forza Italia e delle liste civiche che non accettano l’egemonia della Lega e giudicano pericoloso per il paese il governo giallo-verde. È il progetto a cui sta lavorando il sindaco di Imperia Claudio Scajola che oggi ha radunato per un pranzo alla trattoria “I Cacciatori” di Bavari, città natale di Paolo Emilio Taviani, una quarantina di militanti liguri del partito di Berlusconi.
All’incontro, organizzato da Beppe Costa, genovese, storico esponente di Forza Italia, erano presenti, tra gli altri, Rosella Odone Olivari, responsabile degli azzurri di Camogli, Franco Versace, consigliere comunale di Savona, Michele Forino di Genova, Pietro Santi, assessore comunale di Savona, Ennio Fazio, già sindaco di Ceriale, Gaetano Russo, spezzino, Mentore Campodonico, già sindaco di Rapallo, Marco Melgrati, sindaco di Alassio.
«Scajola e Melgrati – si legge in un comunicato emesso dai partecipanti all’incontro – sono reduci da confronti elettorali che li hanno visti emergere da soli, forti solo della considerazione e della stima dei loro concittadini, che non si sono fatti incantare dalle lusinghe e dagli slogan mirabolanti di tanti poteri. Ora una nuova vittoria: il riconoscimento del loro successo, da parte di coloro che li avevano contrastati con forza, nell’area del centrodestra, per la qualità della loro iniziativa. Questo incontro è anche volto a rafforzare il progetto di Silvio Berlusconi e di Antonio Tajani, impegnati a far sentire la vicinanza di Forza Italia ai cosiddetti civici per mantenere coesi i moderati per il rilancio del progetto liberale di Forza Italia, specie in questa fase politica, caratterizzata da un governo giallo-verde, pericoloso per il Paese».
«Il blocco delle grandi opere infrastrutturali (Tav, Tap Gronda, Terzo Valico e tante altre) – prosegue il comunicato – l’annullamento dei finanziamenti per le “periferie”, l’ambigua e pericolosa posizione sui vaccini, il reddito di cittadinanza, la mancata riduzione dell’imposizione fiscale, l’ambiguità sulle iniziative per evitare l’aumento dell’Iva, condite da vaghe e spesso contraddittorie dichiarazioni da parte dell’esecutivo, fanno temere il peggio. S’impone, pertanto, da parte dei Cittadini di buon senso una partecipazione attenta e un impegno forte alla gestione della cosa pubblica».