Chiusura piatta a Piazza Affari: il Ftse Mib segna un -0,03% a 21.972 punti. In una giornata in cui gli altri principali listini mondiali restano in scia alle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che ieri ha rassicurato sulla crescita dell’economia Usa nonostante le incertezze sul commercio internazionale, Milano risulta fanalino di coda: Francoforte sale dello 0,82% con il Dax a 12.765,94 punti. Parigi segna un +0,46% con il Cac 40 a 5.447 punti. Londra registra un +0,65% con il Ftse 100 a 7.676 punti.
Sono i titoli bancari a frenare Piazza Affari, risentendo del clima di incertezza alimentato anche dal documento preparato dal Fmi in vista del G20 di Buenos Aires, in cui si sottolinea che l’Italia è “vulnerabile alla perdita di fiducia del mercato”. Ubi Banca cede l’1,16%, UniCredit perde l’1,5%, Banco Bpm l’1,03%. In controtendenza il titolo Carige (+1,16%). Spicca invece StMicroelectronics (+3,18%), che approfitta della vivacità del settore tecnologico in tutta Europa, grazie ai conti di Asml ed Ericsson.
Il petrolio: sul finale i corsi del greggio hanno limitato i danni, il future settembre sul Wti segna -0,04% a 67,13 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent si attesta a 72,1 dollari (-0,08%).
I cambi: il dollaro si porta a 1,1646 per un euro (1,1661 ieri in chiusura), dopo aver fatto segnare un massimo a 1,1602, e a 112,76 yen (112,88). Il rapporto euro/yen è a 131,31 (131,63).