Il più grande rammarico? Non aver chiuso la partita dello spostamento dei depositi petroliferi entro l’anno. Marco Bucci fa un bilancio dei primi 365 giorni di mandato “riassumendoli” in 92 slide (o chart, come le chiama lui) che raccontano ciò che è stato fatto e gli obiettivi del prossimo futuro. Musica d’attesa in salone di rappresentanza mentre gli assessori arrivano alla spicciolata: Johann Pachelbel-Canone in re maggiore, uno dei brani spesso scelti dagli sposi per la loro cerimonia, risuona nell’attesa del sindaco, sintomo che nonostante qualche cambiamento in corsa (le deleghe) la giunta sia ancora in “luna di miele”?
Quello che è certo è che al sindaco di Genova qualcuno è piaciuto di più, qualcuno meno, tra gli assessori: voto complessivo dal 7 all’8, «con alcuni da 6 e altri da 10», dice.
Il video che racconta i primi 365 giorni targati Marco Bucci passa a volo d’uccello su alcune decisioni significative prese dalla nuova amministrazione, in ordine cronologico, dal mantenimento di Amiu pubblica alla colazione con il sindaco, passando per la diminuzione del prezzo orario dei parcheggi, sino ai cubi antiterrorismo. Nel calderone anche alcuni eventi di successo grazie a una congiuntura favorevole, come il Salone Nautico e la tappa della regata storica, che ogni quattro anni si tiene a Genova.
«È stato un bell’anno, ci sono volute tante energie – dice Bucci – i risultati ci sono. Continuerò a insistere sulla partecipazione, tra e-mail e segnalazioni via Facebook può capitare di perdere qualcuno, dobbiamo studiare un modo per facilitare il dialogo, non si può governare una città senza la partecipazione cittadini. Poi è necessario prendere delle decisioni».
Sul piatto, a fare da contraltare, la burocrazia difficile da modificare e la scoperta di «non poter pensare a realizzare più di 3 o 4 progetti per volta».
Nelle slide numeri a testimonianza di quanto fatto, con la promessa anche di cambiare qualcosa per esempio nel metodo di rilevazione della popolazione nella statistica («non si tiene conto dei domiciliati, la fotografia non è veritiera», sottolinea il sindaco) così come nel calcolo dei posti di lavoro: «Lunedì 16 mi aspetto i dati definitivi. Ho visto le cifre Inps e posso dire che siamo in linea con i 30 mila posti annunciati di fine mandato».
Per Bucci in questo anno è cambiata l’immagine di Genova, il “sentiment”, per usare gli anglicismi a cui è tanto affezionato. Questa dichiarazione però non è suffragata da nessun sondaggio nelle slide.
Dieci i macro obiettivi per il futuro: completamento dei grandi progetti, la creazione di un ufficio verde pubblico e parchi, l’allungamento della tratta della metropolitana, i nuovi impianti per il ciclo dei rifiuti, sicurezza e decoro, centro storico, riqualificazione delle delegazioni, grandi eventi, turismo, attrazione nuovi investitori.
Cliccando sui nomi in rosso si possono vedere le slide presentate per ogni assessore/consigliere delegato.
Mobilità: Si procede verso il progetto annunciato di fondere per incorporazione Atp in Amt, nel frattempo è stato prolungato l’affidamento sino a fine 2019. Investiti 10 milioni per il rinnovo del parco autobus e per le assunzioni. I bus nuovi, d’ora in avanti saranno tutti a trazione elettrica. A Duferco Energia il compito di installare le colonnine della ricarica per i mezzi elettrici.
Sull’ipotesi di rendere gratuito il trasporto pubblico l’assessore Stefano Balleari puntualizza: «Ci stiamo semplicemende informando, avrebbe una valenza importante anche per il turismo». Bucci inoltre annuncia limitazioni per i mezzi inquinanti entro fine anno. Tempi duri per i possessori di mezzi con motori a 2 tempi, ossia le vespe.
Politiche educative e dell’istruzione, politiche socio sanitarie: Aumentate le risorse da 47 a 52 milioni. Non sono mancati gli scontri tra assessore e genitori, ma per il sindaco «il dibattito può solo che aiutare. Il nostro obiettivo è ridurre le liste d’attesa, mentre sul sociale è di aumentare posti di lavoro “seri” che diano soddisfazione economica». Si sta lavorando per passare da nove a un unico centro dei servizi sociali. Sull’aspetto sanitario, il Comune ha nominato consulente-advisor a titolo gratuito Luciano Grasso, già commissario dell’Asl 3 genovese e ancor prima direttore amministrativo dell’Ospedale Galliera.
A settembre partirà “A scuola con l’assessore” un tour nelle scuole per ascoltare le criticità sul territorio.
La visita recente alla diga di Begato ha accelerato alcune azioni: «Entro fine luglio – annuncia Bucci – ci sarà un progetto specifico. Sulle occupazioni il progetto operativo sarà presentato a breve».
Sviluppo economico: Blue economy e silver economy diventano due dei cavalli di battaglia. Si punta sulle start-up con l’ufficio Hub to work (300 contatti attivati 164 stakeholder coinvolti) e sui progetti europei (11 approvati, 8 in attesa di valutazione e 4 fase di presentazione).
Personale e pari opportunità: 102 le assunzioni previste nel 2018. Si prevede la fondazione di una scuola di amministrazione 4.0. Cambierà radicalmente il sistema della misura della performance dei dipendenti in relazione ai servizi offerti: si baserà tutto sui risultati e non solo sull’occupare una determinata posizione.
Sicurezza, polizia locale, immigrazione e centro storico: «Abbiamo bisogno di persone che ci dicano dov’è il degrado e dove intervenire. Non possiamo sapere tutto stando a Tursi», dice Bucci. Una delle prime misure dell’assessore Stefano Garassino, lo spostamento del mercato di corso Quadrio a San Quirico, ha avuto successo: +43% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2017. Tra i progetti anche la creazione di un nuovo nucleo mobile di vivibilità per contrastare fenomeni di degrado.
Sport: Numeri notevoli per eventi di tutti i tipi. Gran colpo diventare tappa dei mondiali di vela per i prossimi due anni. Genova è inoltre candidata Capitale europea dello sport 2023.
Bilancio: Oltre alle aliquote agevolate sull’Imu e la riduzione della Tari per famiglie con più figli, l’assessore Piciocchi ha fatto diverse missioni a Roma per rinegoziare la posizione di Genova, «che era molto penalizzata rispetto alle altre città». Ridotto il debito dell’ente e sono in programma ulteriori riduzioni per il futuro: «Ogni anno Genova – spiega l’assessore Pietro Piciocchi – spendiamo 110-120 milioni per restituire rate di mutuo e oneri finanziari. Nel 2019 e nel 2020 saranno ridotte di 10 milioni». Avviata un’azione di ricognizione del debito: «Abbiamo scoperto che la gestione delle risorse non era efficiente, si accendevano finanziamenti, ma non partivano i lavori. Le risorse non erano utilizzate pur pagando gli interessi». Proseguirà la lotta all’evasione, molto aggressiva, «un dovere nei confronti di quelli che pagano», sottolinea Bucci, che non si dice preoccupato dal ritardo sulla riapertura di Scarpino: «Siamo sotto budget al momento, ma recupereremo bene e, nel caso ci fosse uno scostamento rispetto al piano originario, lavoreremo per colmarlo».
Urbanistica e demanio: I grandi progetti sono stati presentati anche all’estero. A fine luglio scade il termine per la manifestazione interesse per il waterfront di Levante, a gennaio si assegnerà in maniera definitiva. Giunta al lavoro anche sulla funivia mare e monti (Porto Antico-Lagaccio) e la pista ciclabile.
Porto e mare: Città e porto sembrano essere in sintonia, si lavora sulle Zes (Zone economiche speciali), sulla ricollocazione delle rinfuse, si cercano sponsor per la riqualificazione delle “dune” di Pra’.
Ambiente: L’11 giugno è arrivata l’autorizzazione alla riapertura della discarica di Scarpino, dal 2 luglio i rifiuti sono in lavorazione e dalla fine di luglio saranno portati nuovamente in discarica. Il successo degli ecoincentivi alle bici e scooter elettriche ha indotto la giunta a pensare a nuovi finanziamenti. Il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata viene visto come obiettivo per evitare l’aumento della Tari. In programma anche un contact center unico per l’amministrazione.
Valorizzazione degli immobili comunali: Miglior uso degli spazi, affitto di posti auto inutilizzati, riorganizzazione del patrimonio affidato alla società Caire per renderlo presentabile agli investitori. Prosegue il processo che porterà alla valorizzazione dei Forti.
Marketing territoriale, cultura e politiche giovanili: il nuovo sito Visitgenoa.it ha raggiunto un milione di visitatori, +34%, l’assessore Elisa Serafini sta cercando di accelerare sui finanziamenti privati da dirottare alla cultura. Tra le novità anche l’integrazione del Teatro della Tosse con il Teatro di Ponente, orfano del Cargo. A fine settembre ci saranno notizie sul ritorno dei Balletti di Nervi nel 2019.
Turismo, commercio, artigianato: I servizi nei confronti dei turisti sono aumentati del 75%. Le edicole diventano punti informativi. In programma la revisione del regolamento per la professione di estetista: regole più rigide, visto che dal 2001 non sono normate. Prevista la riduzione del canone a mercati in difficoltà e l’estensione dei patti d’area a Sampierdarena.
Protezione civile: Sembra una sciocchezza ma tra i progetti in corso c’è anche la georeferenziazione delle colonnine antincendio.
Lavori pubblici, manutenzioni e politiche per lo sviluppo delle vallate: consegnati lavori per 35 milioni di euro. 39 milioni il valore dei bandi pubblicati. Progettazione per 74,5 milioni di euro. «Non c’è cosa peggiore di fare cose uguali per i diseguali diceva don Milani – spiega Bucci – per questo non sono state spese le stesse cifre per i singoli municipi». «Il 27 luglio – aggiunge l’assessore Paolo Fanghella – saremo a Roma e busseremo alla porta del ministro per avere altri finanziamenti per la lotta al dissesto idrogeologico».
Analisi delle criticità e approfondimento degli scenari possibili su tematiche e progettualità specifiche e significative per l’amministrazione: completato il risarcimento delle vittime dell’alluvione 2011. Revisione dei contratti di servizio con le partecipate: «Non più decine di pagine, ma 5-6 – annuncia Bucci – Aster e Arte in primis».
Municipi: L’obiettivo è tornare al modello originario dei Municipi, con una revisione dei meccanismi che regolano i rapporti con il Comune stesso.