Chiudono in rialzo le Borse europee, tranne Milano innervosita dalla prospettiva di un Governo guidato da Lega e M5S. Il Cac di Parigi segna + 0,2% a 5.545 punti, il Dax di Francoforte +0,62%, Ftse 100 di Londra +0,5% a 7.700 punti. Milano termina le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 26.350,89 (-0,91%) e Ftse Mib a 24.033,90 punti (-0,96%). Anche il mercato obligazionario sembra guardare con cautela alle novità dello scenario politico italiano: lo spread tra Btp e Bund chiude in rialzo a 137 punti base, dai 132 della chiusura di ieri. Nel corso della seduta il differenziale ha sfiorato i 140 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,925%.
A Piazza Affari, vendite cala Banco Bpm (-4,3%) dopo i risultati. Giù anche Enel (-3,2%) e A2A (-4,1%), nonostante i conti in crescita. In calo anche Leonardo (-3,3%), i petroliferi con Eni a -1,7% e Saipem a -2,3% e Telecom Italia (-3,9%) in scia alla multa da 74 milioni da parte del governo. In controtendenza Prysmian (+2,2%) e Unicredit (+1,8%), premiate dai conti.
La previsione che la Federal Reserve dovrebbe proseguire con rialzi graduali dei tassi di interesse rallenta parzialmente il dollaro, consentendo all’euro di tornare in area 1,19 rispetto alla valuta Usa, mentre il cambio dollaro/yen resta poco mosso a 109,6. L’euro risale anche rispetto alla sterlina (EUR/GBP a 0,882) dopo la riunione della Bank of England che ha lasciato invariati i tassi di interesse allo 0,5 per cento.
Fra le materie prime il petrolio consolida l’ascesa sostenuta dalle tensioniUsa- Iran e dal calo delle scorte statunitensi. Wti e Brent sono rispettivamente in area 71 e 77 dollari. Oro in rialzo a 1.321 dollari l’oncia, favorito dal deprezzamento del dollaro.