Centoquattordici dipendenti di Piaggio Aero attualmente in cassa integrazione rischiano di non trovare più posto in azienda al loro rientro, allo scadere del periodo di c.i., il 20 luglio .
Piaggio ha comunicato ai sindacati che le previsioni di lavoro non permettono di riassorbirli e di avere attivato la procedura di riduzione del personale. Dei 114 cassintegrati 80 sono di Genova e 34 di Villanova d’Albenga. I sindacati non accettano la prospettiva di esuberi in mobilità esterna e chiedono un incontro con l’azienda.
«L’azienda – si legge in una nota stampa a firma Fim, Fiom, Uilm – straccia tutti gli accordi sottoscritti a garanzia del ridimensionamento della presenza su Genova, compreso gli impegni ad utilizzare le aree di Sestri Ponente per ricollocare i lavoratori, ma quel che è più grave cancella l’impegno sottoscritto nelle sedi Governative dell’assenza di esuberi. L’attivazione della procedura è un atto grave che chiama alla corresponsabilità diversi soggetti, primo tra tutti il Governo che ha continuato ad elargire milioni di euro a Piaggio senza pretendere in cambio un impegno minimo di garanzia occupazionale senza nessun licenziamento. La Regione in quanto firmatario dell’Accordo Ministeriale non è uno spettatore la violazione degli accordi sottoscritti la coinvolge direttamente».