Sei milioni e mezzo di budget investimenti nel 2018, per arrivare a un totale di 33,2 al 2020. Questo il piano di Liguria Digitale, presentato durante la conferenza stampa che ha sancito l’avvio di una collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia, partita con il dare ospitalità ai supercomputer nella server farm al Wtc.
Paolo Piccini, amministratore di Liguria Digitale, ha illustrato su quali progetti si sta concentrando l’attività dell’azienda. Quello più interessante e “popolare” riguarda il controllo del territorio attraverso la tecnologia dell’Internet delle cose (rete delle apparecchiature e dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet): è possibile prevedere gli smottamenti del terreno monitorando i punti critici via satellite, ma anche il riempimento dei fiumi, dei rivi e dei corsi d’acqua. Algoritmi complessi su dati meteo e l’utilizzo dei big data consentono previsioni sul comportamento dei fiumi e di informare sui reali punti di criticità. La collaborazione con la protezione civile può contribuire a prevenire disastri e consentire la gestione dei piani di emergenza. Tra i risultati attesi una prevenzione dei rischi più precisa, un sistema di allerta integrato con gli attuali sistemi di alert management, l’integrazione di sistemi di internet of things esistenti, risparmi significativi per danni prevedibili, evitando disagi alla popolazione per lunghi tempi di ripristino. Il budget 2018 per questo progetto è di 500 mila euro, quello complessivo di 2 milioni.
Le priorità 2018
Liguria come polo strategico nazionale: Potenziamento e messa in sicurezza del Data Center di Regione Liguria con la creazione di Security Operation Center e un nodo mondiale di Interscambio per Internet. Creazione della Rete più potente d’Italia per la Ricerca con IIT.
Burocrazia zero: Digitalizzazione completa dei procedimenti amministrativi, potenziando l’interoperabilità tra enti.
Difesa e monitoraggio del territorio: Sfruttare la tecnologia dell’Internet of things, la mole di dati che circola in rete e tutta la scienza distribuita, rendendo disponibili strumenti per il calcolo predittivo e gli analytics capaci di prevedere i pericoli del territorio.
#lamialiguria: Comunicare la Liguria al mondo, supportando lo sviluppo dell’economia con azioni integrate e digitali di marketing territoriale per esportare il brand ovunque
Regione Liguria si è candidata a Polo strategico nazionale con l’Agenzia per l’Italia digitale, con l’obiettivo di razionalizzare i data center da oltre 300 a 2 o 3 in tutta la Liguria (budget complessivo 10 milioni, di cui 2,4 nel 2018). In programma anche l’erogazione di servizi ad altri soggetti pubblici e gestire sistemi di high performance computing. Liguria Digitale guarda anche alle altre Pubbliche Amministrazioni, proponendo servizi infrastrutturali e cloud. La protezione dei dati dei liguri diventerà centralizzata e più sicura.
Cinque milioni, di cui 1,2 nel 2018, serviranno per il Security operation center, cioè la sala di controllo del Polo, che garantirà la prevenzione, la rilevazione, l’analisi e la risposta agli incidenti di sicurezza informatica. Tra i risultati attesi la riduzione del rischio di frode informatica e furto dei dati sensibili, l’apertura alla collaborazione con imprese per gestire il monitoraggio 24 ore su 24 ovunque, definire gli standard di sicurezza per la Liguria, il monitoraggio dei dati derivanti dai sistemi di Internet of things.
Il progetto di Risk assessment e business continuity ha un budget di 10 milioni (2,2 nel 2018) e prevede la realizzazione di una valutazione del rischio sui sistemi e i servizi presenti nella server farm e la definizione delle procedure di continuità operativa di un’azienda anche in caso di eventi avversi. Verrà attivato un servizio 24 ore su 24 con squadre di persone reperibili per il pronto intervento anche in mobilità su tutto il territorio.
In ambito sanitario 4 milioni dal 2018 al 2020 (500 mila il primo anno) verranno investiti nelle “smart health predictions & high performance computing“, cioè nell’analisi predittiva sulla salute grazie all’utilizzo dei big data. Verranno integrati i dati di ieri e di oggi (flussi di debito informativo, banca dati assistito, prescrizione ed erogazione elettronica, percorsi diagnostici e terapeutico assistenziali, sistemi ambulatoriali e/o ospedalieri, cartelle cliniche) con quelli di domani (social data, dati comportamentali, telemedicina, imaging 3d, Iot, genomica e così via), per un’analisi predittiva della popolazione ligure, che è un laboratorio della realtà sanitaria che attende l’Italia, vista l’alta percentuale di anziani.