Approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Edoardo Rixi, lo schema di Accordo di programma tra Regione Liguria e l’area interna Valli dell’Antola e Tigullio.
Con un budget complessivo di oltre 13,1 milioni di euro – fondi dell’Unione europea (Fesr, Fse e Psr), risorse locali e ministeriali – saranno finanziati progetti su sanità, silver economy, mobilità, sviluppo del territorio, servizi sociali e scolastici.
«La Liguria – spiega Rixi – si sta affermando regione pilota per i progetti che riguardano lo sviluppo delle aree interne e il rilancio dell’entroterra. Lo testimonia il fatto che, a differenza di altre regioni come il Trentino, abbiamo individuato ben tre aree interne che potranno accedere ad appositi bandi nazionali ed europei. L’area interna Valli Antola e Tigullio è stata la prima ad aver ottenuto il riconoscimento e quindi e in fase più avanzata rispetto alle altre, i cui interventi seguiranno a ruota. Grazie alle risorse di Aree interne, potranno essere implementati e creati nuovi servizi per i cittadini e per lo sviluppo dell’entroterra, azioni indispensabili per invertire il trend di spopolamento delle vallate che negli ultimi 40 anni ha profondamente interessato la Liguria».
L’area interna Antola-Tigullio comprende i Comuni di: Bargagli, Borzonasca, Davagna, Fascia, Gorreto, Lumarzo, Mezzanego, Montebruno, Ne, Propata, Rezzoaglio, Rondanina, Rovegno, Santo Stefano d’Aveto, Torriglia, Fontanigorda. L’Accordo di Programma quadro “Area interna – Valli dell’Antola e del Tigullio” dovrà essere poi firmato dall’Agenzia per la coesione territoriale e da tutti i ministeri competenti. Cinque gli interventi che saranno finanziati:
Sanità:
1. Infermiere di famiglia e di comunità: l’intervento è mirato alla proseguimento della sperimentazione della figura professionale dell’infermiere di famiglia e di comunità già avviato con il Progetto Con.s.e.n.so (finanziato nell’ambito del programma di cooperazione territoriale Spazio alpino), con l’obiettivo di aiutare gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, promuovendo una prevenzione innovativa che possa incidere sugli stili di vita e sul benessere della popolazione anziana sviluppando un modello di cura che mette gli anziani al centro dei servizi sanitari e sociali.
2. Esternalizzazione delle Cure sanitarie domiciliari, ricorso alla telemedicina e potenziamento dei punti ambulatoriali: incrementare gli interventi di cure domiciliari sul territorio tramite la loro esternalizzazione utilizzando le risorse locali afferenti a strutture sociosanitarie accreditate e convenzionate con il Ssr; potenziamento nei poli ambulatoriali esistenti di attività specialistiche e maggior utilizzo della telemedicina.
3. Accompagnamento protetto: consentire agli anziani fragili, soli o privi di adeguata rete parentale che li sostenga, che si trovano in situazioni di particolare necessità e non sono in grado di servirsi dei normali mezzi pubblici, di accedere ai servizi di cui necessitano.
Mobilità:
1. Potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale attraverso la riprogrammazione dei servizi: riorganizzazione del servizio attraverso l’utilizzo di quattro punti di interscambio (Bargagli, Borzonasca, Carasco e Genova Prato) e l’acquisto di 4 mezzi di ridotte dimensione.
2. Infrastrutturazione dei punti di interscambio di Bargagli e Borzonasca: realizzazione delle opere
3. Progettazione e sperimentazione di un servizio bus a chiamata: studio di fattibilità e sperimentazione del servizio
Scuola:
1. Ampliamento dell’offerta formativa in relazione, promozione di Innovazione metodologica e didattica collaborativa: promuovere specifiche conoscenze e competenze orientate al territorio, sperimentare metodi didattici integrati dalle risorse del digitale.
2. Miglioramento delle competenze in ambito matematico, scientifico, tecnologico, linguistico.
Sviluppo locale:
1. Interventi per la valorizzazione del turismo outdoor in particolare correlati alla rete sentieristica: progettazione e realizzazione degli interventi strutturali di adeguamento della rete sentieristica per garantirne la percorribilità dedicata alle diverse discipline sportive, ivi comprese il trekking, la Mtb, le ippovie e la specifica cartografia richiesta per la pratica dell’orienteering.
2. Interventi per la valorizzazione del turismo outdoor correlato alla pesca sportiva: valorizzazione delle vasche sia dal punto di vista didattico-scientifico sia turistico.
3. Interventi di formazione del personale per l’accoglienza del turista sportivo e di promozione del territorio.
4. Interventi di efficientamento energetico per la tutela dell’ambiente, la promozione sostenibile del territorio e per favorire la residenzialità.
5. Sostegno allo sviluppo di imprese a favore del rilancio turistico dell’area al fine di ridurre le disparità sociali.