Da dove cominciare, se non dalla parola “carrugio”, per descrivere Genova? E così sceglie di fare Remo Guerrini, nell’editoriale che apre la 230esima edizione dei Meridiani (aprile-maggio), dedicata per la prima volta in 29 anni di pubblicazioni alla città della Lanterna. La rivista (Editoriale Domus, 6,20 euro, cartina all’interno), è da oggi in tutte le edicole d’Italia.
Genova del porto, Genova di musica e di rime, Genova tecnologica, Genova dei monumenti e dei palazzi, Genova che profuma di pesto, Genova storica. I mille volti di una città “di pietra e di mare” raccolti in 154 pagine di parole e fotografie. Proprio le immagini della città aprono la prima parte della rivista: dal centro storico al porto, dalla cattedrale alle vie dello shopping, fino alla splendida Boccadasse, per poi passare in rassegna, secolo dopo secolo, anno dopo anno, i fatti storici di una città gloriosa e i suoi personaggi.
Non si può non parlare dell’Acquario e delle sue novità, così come della cattedrale di San Lorenzo, a cui i Meridiani dedicano ben due speciali ricchi di foto e curiosità. Un itinerario musicale dedicato a Fabrizio De André, ma non solo, precede 12 pagine di storia e architettura dedicate alle bellezze dei Rolli, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sfogliando ancora, trova spazio la “grande muraglia genovese”: i forti, le torri e le mura, 19 chilometri di fortificazione (la più lunga d’Europa), intatta per metà. Le immagini sono davvero suggestive.
Manca qualche lettera, ma l’alfabeto gastronomico è quasi al completo: A come aggiadda, B come buridda, C come corzetti… fino alla P dell’immancabile pesto e alla Z di zemino (zemin, per dirla in zeneize). Ecco le pagine della gastronomia e dei prodotti tipici, con tanto di ricette e foto di esercizi storici.
A pagina 90 c’è la Lanterna: quello che segue è un vero e proprio “viaggio nel faro più famoso del mondo”. Dal porto si passa a Staglieno, con le bellezze del suo cimitero monumentale, e si prosegue passeggiando per via XX Settembre, tra i colori del mercato Orientale e le vetrine dei suoi negozi. Lo speciale dedicato a Pieter Paul Rubens e all’impatto che Genova ebbe sul pittore fiammingo è preceduto dall’itinerario dedicato a Giorgio Caproni e alla “Genova poetica”. La parte più culturale della rivista si chiude con le pagine dedicate al Galata Museo del Mare e al terzo itinerario della pubblicazione, dedicato questa volta all’anima Liberty di Genova, con protagonista l’architetto Gino Coppedè.
Lasciamo la storia e la cultura per leggere di tecnologia e nanoparticelle: stiamo parlando ovviamente dell’Istituto italiano di tecnologia, l’eccellenza che studia la vita di domani e che, proprio con i suoi robot, i suoi progetti, le sue innovazioni, trova spazio tra le pagine dei Meridiani. Ma per non dimenticare che Genova è anche mare e turismo, la rivista chiude con la parte dedicata a corso Italia e agli stabilimenti balneari cittadini.
Nelle ultime 15 pagine, qualche consiglio utile per visitare la città: i mezzi, i ristoranti, gli alberghi, i musei. Ma anche una parte dedicata al centro storico, “monumentale, suggestivo, unico, ma anche misterioso, problematico e ambiguo”, allo shopping in alcune botteghe storiche e agli eventi del 2016.
E se in apertura leggevamo delle tante maniere per scrivere carrugio, di certo c’è solo un modo per scrivere belin: nell’ultima pagina, un mini dizionario di genovese aiuta a desbelinâse per la città, anche a parole.