Capacità di fare rete, di promuovere il territorio, di dimostrare la rilevanza storica di un evento o di innovare rispetto al panorama culturale esistente. Sono questi i criteri principali individuati dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura, Ilaria Cavo, in base ai quali si prevede di finanziare le iniziative culturali con il capitolo dedicato ai “Grandi eventi”, in ottemperanza a quanto previsto dal Growth Act (la legge sulla crescita che ha dedicato l’art. 12 alla cultura).
«L’obiettivo dei nuovi criteri – spiega Cavo – è quello di sostenere le iniziative rilevanti e i grandi eventi evitando la dispersione a pioggia dei finanziamenti, visto anche il taglio delle risorse a livello nazionale, e di promuovere il territorio e quelle realtà che, più di altre, sono capaci di fare rete e mettersi insieme. Inoltre abbiamo voluto prevedere un punteggio, finora mai previsto, anche per le idee più innovative, perché ci deve essere spazio anche per la novità, oltre che per quelle iniziative che sapranno dimostrare di essere storiche e consolidate. I nuovi criteri evitano anche l’assistenzialismo culturale: i progetti dovranno esseri validi per se stessi e reggersi finanziariamente: il contributo regionale, per chi raggiungerà il massimo punteggio, non potrà superare il 50% del costo delle singole iniziative».