Il dibattito sulla costruzione di una nuova galleria del San Gottardo in Svizzera (costo tre miliardi di franchi), legata a doppio filo ai traffici portuali, ha portato a Genova la Tv Svizzera italiana (Rsi), che sta registrando un servizio di approfondimento sul porto del capoluogo ligure per la trasmissione Falò (magazine settimanale d’approfondimento nato il 28 settembre 2000, che da 15 anni si fa portabandiera di un giornalismo critico, indipendente e fatto principalmente con reportage, documentari e inchieste).
La troupe guidata da Antonio Ferretti, uno dei redattori, ha intervistato il nuovo commissario dell’Autorità Portuale di Genova Giovanni Pettorino, che ha illustrato come il porto di Genova abbia investito molto per aumentare i traffici (dragaggi, nuovi riempimenti e la recente prova per accogliere anche al Terminal Sech le portacontainer da 14 mila teu), con tutte le implicazioni per il trasporto delle merci anche in Svizzera.
La votazione sul raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo si terrà il prossimo 28 di febbraio. La puntata verrà trasmessa il 21 gennaio. Secondo l’associazione “No al raddoppio del Gottardo”, che ha lanciato il referendum contro la decisione parlamentare raccogliendo 75.872 firme valide, la nuova galleria violerebbe la protezione delle Alpi, iscritta nella Costituzione.
L’attuale galleria del San Gottardo, lunga 16,9 chilometri e inaugurata nel 1980, necessita di un risanamento completo. Per ovviare alla chiusura del tunnel, governo e parlamento hanno proposto di costruirne una nuova, senza aumentare la capacità di traffico, senza incrocio dei veicoli.
La nuova galleria stradale dovrebbe essere messa in cantiere a partire dal 2020 circa. Tuttavia, visto che il secondo tunnel verrebbe posto in servizio solo verso il 2027, si dovrebbe intervenire sul traforo esistente per prolungarne l’esercizio. L’alternativa – così si legge sui media svizzeri – sarebbe la realizzazione di un’autostrada viaggiante (trasporto di auto e camion sui treni) tra Biasca e Rynächt, poco a nord di Erstfeld.
In tutto questo si inserisce anche l’Alptransit, il progetto svizzero di alta velocità ferroviaria in corso di realizzazione (fine 2016), lungo gli assi del San Gottardo e del Lötschberg, un tratto ferroviario sotterraneo Nord-Sud attraverso le Alpi, suddiviso in tunnel di base scavati diverse centinaia di metri al di sotto di quelli attuali, un progetto che ha il suo sbocco naturale proprio nel Terzo Valico dei Giovi.