Cuore pulsante del turismo ligure, Sestri Levante è sempre più centro nevralgico della tecnologia e dell’innovazione della Liguria. A un anno dall’avvio, il Polo Tecnologico affacciato sulla Baia del Silenzio, diviso tra palazzo Negrotto Cambiaso e l’ex Convento dell’Annunziata, presenta un bilancio positivo delle proprie imprese: «Il percorso del Polo tecnologico – afferma Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante – sta rappresentando una risposta concreta alla domanda di incubatori di imprese innovative nel Tigullio, offrendo una proposta attrattiva per l’insediamento di nuove iniziative, utili soprattutto all’occupazione dei giovani e all’imprenditoria italiana. Inserite in un contesto unico al mondo, queste aree sono il luogo ideale per un pool di imprese che lavorano molto con la rete e poco con infrastrutture più “pesanti”. L’obiettivo è far crescere questa realtà tecnologica, allargandola anche ad altre aziende del settore nel comprensorio del Tigullio».
Possibilità di crescita occupazionale, creazione di legami con il tessuto economico locale, ma anche attrazione di nuove imprese, il Polo rappresenta una risorsa dalle numerose ricadute positive per il territorio: «Sestri Levante non è solo turismo – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli – ma è anche un fondamentale centro di sviluppo imprenditoriale: le aziende del Polo sono un esempio concreto dell’altissimo livello tecnologico che abbiamo in Liguria, da sostenere anche sul profilo economico. Non a caso, è stato appena approvato il nuovo programma 2014-2020, che riguarderà anche il settore tecnologico».
Tre le realtà protagoniste del Polo, Sedapta, Tecnoriva e Ien, Istituto europeo neurosistemica, che, nonostante le difficoltà economiche, sono riuscite a crescere a ritmo sostenuto in un solo anno di attività nella nuova (invidiatissima) sede e guardano al futuro con buone prospettive di crescita: 53 dipendenti (23 Sedapta, 22 Tecnoriva e 8 Ien), di cui 17 neo assunti, clienti sparsi in tutto il mondo e tanta voglia di trasformare delle “buone idee” in altrettante nuove imprese. Proprio dai laboratori del gruppo Sedapta sono nate tre start-up (sulle 50 presenti in Liguria) che fanno dell’innovazione e della tecnologia le proprie linfe vitali. Attive nella ricerca di soluzioni e prodotti per rispondere alle esigenze del mercato globale manifatturiero, si tratta di Skillaware srl, che sviluppa un software innovativo per il supporto informatico nelle aziende. Aryosa srl, che propone una soluzione avanzata per orchestrare progettazione, esecuzione e analisi dei processi di business. Novigo srl, spin-off universitaria, che si occupa di algoritmi e analisi dati.
Sedapta, 150 dipendenti e 30 milioni di euro di fatturato, opera nella filiera dei servizi tecnologici: «Abbiamo messo insieme risorse pregiate della Liguria – spiega Giorgio Cuttica, presidente di Sedapta – e capitale, grazie alla partecipazione di investitori privati e pubblici come Ligurcapital, e qui a Sestri Levante, insieme alle altre due sedi di Genova e Savona, cerchiamo nuove opportunità di mercato e di internazionalizzazione. Crediamo nelle nostre start-up, che per noi rappresentano un surplus qui al Polo, e cerchiamo di creare le condizioni per il loro sviluppo, cosa che oggi è davvero difficile da trovare». Insieme alla tedesca Advenco GmbH, attiva nelle soluzioni mobile per l’automazione industriale, il gruppo Sedapta unisce anche due aziende liguri, per un totale di 300 addetti, di cui 200 nella nostra regione: Nicim di Savona, che produce applicazioni per la schedulazione e pianificazione industriale, e Infinity technology solutions di Genova, attiva nelle consulenze applicative e nei servizi di automazione industriale.
«Siamo nati nel 1994 con la manutenzione delle sole turbine a vapore, oggi operiamo con un total service in tutto il mondo», così Andrea Lippi, titolare di Tecnoriva, un passato da tecnico dello stabilimento di Fincantieri di Riva Trigoso, spiega in poche parole l’attività dell’azienda che, da un anno, si è insediata al Polo di Sestri Levante. Tecnoriva, un team di 22 persone e un’età media di 37 anni, nell’ultimo anno ha visto crescere il proprio fatturato del 18%: «Da gennaio 2014 abbiamo fatto molti passi avanti – aggiunge Lippi – dall’aumento di capitale, al cambiamento di assetto societario da sas a srl. I nostri clienti oggi sono sparsi in tutto il mondo. E, sul fronte occupazione, abbiamo assunto quattro giovani».
Con oltre 120 workshop realizzati per le aziende e più di 2.500 professionisti partecipanti, Ien, Istituto europeo neurosistemica, ha inaugurato con numeri importanti la nuova sede di palazzo Cambiaso. L’istituto è attivo nello sviluppo del capitale umano e i suoi progetti e ricerche sono richiesti da clienti pubblici e privati, non solo italiani, e soprattutto dal settore sanità, per cui ha realizzato oltre 50 corsi in un anno. «Siamo un istituto no profit – dice il presidente Marco Rotondi – che sviluppa una serie di progetti di ricerca e di pubblicazioni per migliorare, sostanzialmente, la qualità del lavoro delle persone, partendo dal presupposto che un lavoratore soddisfatto porta risultati migliori: il recente studio “Qualità della vita, qualità del lavoro” è anche basato su questo». Anche attraverso la propria business school, Ien lavora anche nell’ambito formativo e comunicativo.
Un 2014 positivo e un 2015 che si prospetta anche migliore per le imprese che si affacciano della Baia del Silenzio: «Non faccio nomi, ma all’orizzonte ci sono nuovi finanziatori, anche liguri, e un nuovo gruppo che potrebbe entrare in Sedapta», svela Cuttica.
(Ha collaborato Emanuela Mortari)