L’Istat ha pubblicato i dati 2014 per il settore agrituristico: confermati una tendenza strutturale alla crescita e un elevato potenziale competitivo a livello nazionale.
In Liguria questo incremento è però leggermente inferiore rispetto alla media italiana, mentre è superiore a quella del Nord e del Centro (per una volta è il Sud a trainare il settore).
53 nuove aziende agrituristiche autorizzate nel 2014, 13 in più rispetto a quelle nel 2013, aumentano però anche le cessazioni: dalle 16 del 2013 si è passati alle 32 del 2014.
In tutto sono 588 le aziende, 21 in più rispetto all’anno scorso (+3,7%). Salgono anche a 519 le aziende che possono offrire un alloggio rispetto alle 506 del 2013 (+2,6%).
Nel 2014 sono 519 gli agriturismi che possono ospitare durante la notte, per un totale di 8.259 posti letto e 516 piazzole attrezzate. Di questi 133 offrono solo alloggio, 278 anche la ristorazione, 271 alloggio e altre attività.
La maggioranza offre pernottamento o al massimo la prima colazione. Sono pochi quelli che garantiscono anche la mezza pensione (98) o la pensione completa (97). 344 fanno ristorazione (9 in meno rispetto al 2013, in controtendenza rispetto al resto d’Italia, tranne le isole), per un totale di 9.345 posti a sedere: per 33 di questi la ristorazione è l’unico business turistico, mentre 278 dichiarano di avere sia la ristorazione sia l’alloggio. 203 si occupano di ristorazione e altre attività.
Per quanto riguarda le “altre attività” sono 304 le aziende agrituristiche liguri che dichiarano di svolgerne almeno una tra equitazione (34), escursionismo (160), osservazioni naturalistiche (143), trekking (120), mountain bike (71), fattorie didattiche (82), corsi (61), sport (31), altre (53). Di queste 304 solo 2 non fanno né ristorazione né ospitalità, 203 fanno anche ristorazione, 271 dichiarano di avere anche l’alloggio, 25 organizzano anche degustazioni. Il numero è in aumento rispetto al 2013: erano 287 (+5,9%).
Agriturismi, qui tutti i dati divisi per regioni